Il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) del Consiglio d’Europa ha esortato le autorità spagnole a garantire un accesso effettivo al risarcimento per le vittime della tratta di esseri umani e ad aumentare le indagini proattive sulla tratta per scopi di sfruttamento lavorativo.
In un nuovo rapporto che valuta l’attuazione da parte della Spagna della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, in particolare l’accesso delle vittime alla giustizia e a vie di ricorso effettive, il GRETA accoglie con favore i progressi compiuti a livello di quadro giuridico e di politiche, ma individua anche diverse lacune che devono essere affrontate. Il rapporto nota che la Spagna resta principalmente un paese di destinazione e di transito per le vittime della tratta. Durante il periodo 2017-2022, sono state identificate in totale 1.687 vittime di tratta di esseri umani. Sebbene lo sfruttamento sessuale rimanga la forma predominante di sfruttamento, il numero di persone identificate come vittime della tratta per sfruttamento lavorativo è aumentato. Il numero di bambini vittime identificati rimane basso (79 nel periodo 2017-2022).
Il GRETA riconosce che sono stati compiuti progressi in alcune aree, tra cui l’adozione di un Piano strategico nazionale contro la tratta di esseri umani e un Piano d’azione nazionale sul lavoro forzato per il periodo 2021-2023. Il GRETA nota inoltre in modo positivo la maggiore protezione fornita dalla legge sulla protezione globale dei bambini e degli adolescenti e le modifiche apportate alla procedura di assegnazione dello status di vittima introdotte dal regio decreto legge sulle misure urgenti legate alla guerra in Ucraina.
In relazione alla tratta per scopi di sfruttamento lavorativo, il GRETA esorta inoltre le autorità ad assicurare che gli ispettori del lavoro dispongano di risorse sufficienti per condurre le ispezioni, a rivedere il quadro legislativo per colmare eventuali lacune che possano limitare le azioni penali e le decisioni giudiziarie, ad affrontare i rischi della tratta di esseri umani nel settore agricolo e a migliorare il rilevamento di potenziali vittime in questo settore.
