Il Consiglio d’Europa è la principale organizzazione per i diritti umani del continente. Dalla sua istituzione nel 1949, l’Organizzazione ha creato nei suoi 46 Stati membri uno spazio giuridico comune, che poggia sulla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) e rappresenta una zona senza pena di morte per oltre 700 milioni di persone.

 

 Componenti principali

  • Ogni persona ha il diritto di adire la Corte europea dei diritti dell’uomo in ultima istanza per far rispettare le sue libertà e i suoi diritti fondamentali
  • Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha supervisionato l’esecuzione di circa 25.000 sentenze e decisioni della Corte, recando vantaggio a milioni di persone in tutto il continente in molti modi diversi.
  • Il Comitato dei Ministri è composto dai ministri degli Affari esteri di ogni Stato membro o dai loro rappresentanti diplomatici permanenti a Strasburgo. È il principale organo decisionale del Consiglio d’Europa.
  • Il Segretario generale dirige l’organizzazione ed è sua responsabilità generale gestirla in modo strategico. Marija Pejčinović Burić è la 14° Segretaria generale del Consiglio d’Europa ed è stata eletta a giugno 2019
  • L’Assembla parlamentare del Consiglio d’Europa riunisce 306 parlamentari dei 46 Stati membri; l’Assemblea elegge il Segretario generale, il Commissario per i diritti umani e i giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo; offre uno spazio democratico per il dibattito e osserva le elezioni; le sue commissioni svolgono un ruolo importante nell’esame delle questioni d’attualità.
  • Nella sua forma attuale, istituita nel 1994, il Congresso dei poteri locali e regionali ha il compito di rafforzare la democrazia locale e regionale. Riunisce 612 funzionari eletti che rappresentano più di 130.000 enti locali e regionali.
  • Il Commissario per i diritti umani, il cui ufficio è stato istituito nel 1999 e ha un mandato indipendente, ha un ruolo cruciale nel promuovere la protezione dei diritti umani attraverso la sensibilizzazione rispetto alle tendenze e ai problemi importanti delle nostre società, nonché attraverso visite periodiche nei paesi e l’interazione con le autorità nazionali e la società civile.

 Attività fondamentali

  • Parallelamente alla CEDU, il Consiglio d’Europa ha elaborato più di 200 trattati internazionali giuridicamente vincolanti che contribuiscono a proteggere le persone da diverse minacce, in particolare la tortura, la violenza e gli abusi sessuali.
  • Quarantadue Stati membri hanno ratificato la Carta sociale europea originale o riveduta, che protegge i diritti economici e sociali fondamentali, e 16 paesi hanno accettato la procedura di reclamo collettivo dinanzi al Comitato europeo dei diritti sociali.
  • Quarantacinque paesi europei e l’Unione europea hanno firmato la Convenzione di Istanbul, trattato senza precedenti sulla violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; finora sono 37 i paesi ad averla ratificata, consentendone l’entrata in vigore.
  • Tutti i 46 paesi del Consiglio d’Europa hanno ratificato la Convenzione di Lanzarote sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali. Nel 2019, la Tunisia è diventata il primo paese non europeo ad aderire alla convenzione.
  • Tutti gli Stati membri, come anche la Bielorussia e Israele, hanno inoltre firmato e ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani.
  • ·         Inoltre, 68 paesi, tra cui Stati Uniti, Australia e Giappone, sono protetti dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica e 54 paesi in tutto il mondo fanno ora parte della Convenzione sulla protezione dei dati.
  • Il ricco patrimonio culturale e naturale dell’Europa è protetto dalla Convenzione culturale europea, che si applica a oltre 50 paesi in tutto il mondo.
  • Il Consiglio d’Europa ha elaborato una politica per la gioventù unica che riunisce i rappresentanti dei giovani e le autorità pubbliche per accrescere la voce dei giovani nel processo democratico.   
  • Il Consiglio d’Europa ha inoltre sviluppato una competenza chiave nell’ambito dello sport, adottando tre convenzioni senza precedenti: la Convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive, la Convenzione contro il doping e la Convenzione sulla sicurezza in occasione di competizioni sportive.
  • Il Consiglio d’Europa sta attualmente elaborando un quadro giuridico per proteggere i diritti umani nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. L’Organizzazione sta inoltre lavorando a nuovi approcci per la protezione dei diritti umani in relazione all’ambiente.
  • Uno dei principali obiettivi del Consiglio d’Europa è aiutare gli Stati a rispettare nel norme europee comuni attraverso organismi consultativi e organismi di monitoraggio specializzati tra cui il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT), il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) e la Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (Commissione di Venezia). Inoltre, la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) monitora i fenomeni di razzismo, discriminazione e discorso dell’odio ed emette raccomandazioni per gli Stati membri.
  • Il Consiglio d’Europa monitora periodicamente anche la protezione dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali e la protezione delle lingue regionali e minoritarie. Ha inoltre fissato norme in materia di educazione alla cittadinanza democratica e di lotta contro il discorso dell’odio.
  • Dalla sua creazione nel 2015, la Piattaforma per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti ha pubblicato più di 1.400 avvisi riguardanti 42 Stati membri, sensibilizzando rispetto ai rischi per la libertà di espressione
  • Grazie al suo esclusivo Programma HELP, il Consiglio d’Europa è un fornitore essenziale di formazione online sui diritti umani per i professionisti del diritto, gli universitari e il grande pubblico in Europa e altrove.
  • Di fronte al restringimento dello spazio della società civile in molte parti d’Europa, il Consiglio d’Europa sostiene le forze democratiche e la società civile bielorusse attraverso un nuovo gruppo di contatto
  • ·         Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea hanno istituito un solido partenariato politico e strategico che include programmi di cooperazione congiunti in numerosi paesi, all’interno e all’esterno dell’Unione europea, per un valore di oltre € 230 milioni.

 La nostra priorità numero uno: sostenere l’Ucraina

  • La guerra della Russia contro l’Ucraina, scoppiata il 24 febbraio 2022, ha segnato il ritorno dell’aggressione armata in una misura senza precedenti dal 1945. Il 25 febbraio 2022, il Comitato dei Ministri ha sospeso i diritti di rappresentanza della Russia presso il Consiglio d’Europa e il 16 marzo la Russia è stata esclusa dall’Organizzazione a causa delle sue palesi violazioni dello Statuto del Consiglio d’Europa.
  • Di fronte alla continua aggressione da parte della Russia, la nostra priorità è sostenere l’Ucraina e il suo popolo, anche attraverso un piano d’azione dedicato all’Ucraina, intitolato Resilienza, ripresa e ricostruzione. La Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa aiuta allo stesso modo l’Ucraina nei suoi sforzi di ripresa e altri Stati membri nell’accogliere i rifugiati provenienti dall’Ucraina.
  • Il 4° Vertice del Consiglio d’Europa, che si terrà a Reykjavik il 16 e il 17 maggio 2023, sarà per il Consiglio d’Europa un’opportunità storica per rimettere a fuoco la sua missione alla luce delle nuove minacce per i diritti umani e contribuire a stabilire la responsabilità per i reati di aggressione commessi dalla Russia e ad assicurare giustizia per le vittime.