Indietro Croazia: “netto miglioramento” nel trattamento dei detenuti sospettati di reato penale, ma preoccupa il sovraffollamento delle carceri

Croazia: “netto miglioramento” nel trattamento dei detenuti sospettati di reato penale, ma preoccupa il sovraffollamento delle carceri

Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha pubblicato il rapporto della sua visita periodica condotta in Croazia a settembre 2022, insieme alla risposta delle autorità croate (consultare il rapporto in inglese e in croato e la risposta del governo).

Nel corso della visita, la delegazione del CPT ha esaminato il trattamento e le condizioni di detenzione delle persone detenute in quattro istituti penitenziari e delle persone sospettate di reato penale private della libertà da parte della polizia croata. La delegazione ha inoltre visitato tre strutture psichiatriche e due centri di assistenza sociale per valutare il trattamento dei pazienti e dei residenti.

Il rapporto del CPT nota un netto miglioramento nel trattamento delle persone sospettate di reato penale private della libertà da parte della polizia rispetto alla precedente visita effettuata nel 2017. Ciò può essere attribuito al rafforzamento delle tutele legali a seguito degli emendamenti del 2019 del Codice di procedura penale, come la registrazione audio-video obbligatoria degli interrogatori di polizia. Tuttavia, sono state raccolte alcune accuse di maltrattamento fisico da parte della polizia, principalmente da persone sospettate di reato penale di etnia rom, sotto forma di pugni, calci e schiaffi inflitti al momento dell’ arresto.

Relativamente alla situazione nelle carceri, il CPT ha constatato il forte impatto del notevole aumento della popolazione carceraria negli ultimi anni (soprattutto in custodia cautelare), unito alla ridotta capacità delle carceri dovuta ai danni che il terremoto del 2020 ha causato in alcune strutture.

Le condizioni di detenzione riscontrate dalla delegazione, in particolare nel carcere di Zagabria, sono interessate da un grave sovraffollamento (ad esempio, sei detenuti in celle di 18 m2). Il rapporto critica la pratica delle autorità croate di fornire a ciascun detenuto uno spazio vitale di soli 3 m2, senza concedere un accesso significativo all’aria aperta e un regime di attività motivanti. Il CPT ribadisce la sua posizione secondo la quale lo spazio vitale minimo per i detenuti in celle collettive deve essere almeno 4 m2 a persona e che devono essere introdotte misure vigorose a livello nazionale per ridurre la popolazione carceraria al di sotto della capacità ufficiale delle carceri.


 Comunicato stampa
Croazia: “netto miglioramento” nel trattamento dei detenuti sospettati di reato penale, ma preoccupa il sovraffollamento delle carceri


Il CPT e la Croazia

Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) Strasburgo 23 novembre 2023
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