Le ultime decisioni sull’attuazione delle sentenze e decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo sono state pubblicate dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. La seconda parte della regolare riunione del Comitato in materia di diritti umani si è svolta dall'1 al 3 settembre. Durante l’incontro, il Comitato ha adottato 19 decisioni riguardanti 12 Stati membri, tra cui quattro risoluzioni interinali* riguardanti Cipro c. Turchia, S.C. Polyinvest S.R.L. e altri c. Romania, Gazsó Group c. l'Ungheria, Catan Group e altri c. Federazione russa.
Il Comitato ha adottato quattro risoluzioni finali** su otto sentenze e decisioni della Corte europea relative a quattro Stati. In particolare, il Comitato ha deciso di chiudere la procedura d'infrazione contro l'Azerbaigian per la mancata attuazione di una sentenza riguardante l’oppositore politico Ilgar Mammadov. A causa di circostanze eccezionali, la prima parte di questo incontro si è tenuta a distanza nel mese di giugno. È stato inoltre adottato un elenco indicativo dei casi da esaminare nella prossima riunione ordinaria del Comitato sull'esecuzione delle sentenze (prevista dal 29 settembre al 1° ottobre).
Contesto
In virtù dell’art. 46 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, gli Stati membri del Consiglio d’Europa sono tenuti ad applicare le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo. Il Comitato dei Ministri supervisiona l'esecuzione delle sentenze sulla base delle informazioni fornite dalle autorità nazionali competenti, i ricorrenti, le ONG e le altri parti interessate.
* Una risoluzione interinale è una forma di decisione adottata dal Comitato dei Ministri per superare situazioni più complesse che meritano un'attenzione particolare.
** Una risoluzione finale è una decisione con cui il Comitato dei Ministri decide di chiudere la vigilanza dell'esecuzione di una sentenza, considerando che lo Stato convenuto ha adottato tutte le misure necessarie per rispondere alle violazioni constatate dalla Corte.
