Indietro La Vice Segretario generale lancia il Movimento contro il discorso dell’odio a Roma

Vice Segretario generale

"Parole libere o parole d'odio?": Gabriella Battaini Dragoni dà oggi l'avvio in Italia al Movimento per la lotta al discorso dell'odio, in occasione di un seminario parlamentare organizzato dalla Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.

"Il Consiglio d'Europa ha espresso preoccupazione già quasi vent'anni or sono sul pericolo rappresentato dal discorso dell'odio utilizzato come arma politica; oggi il discorso dell'odio non è scomparso, ma ha fatto il suo ingresso online, con ripercussioni negative soprattutto sui nostri giovani", ha sottolineato la Vice Segretario generale nel corso del suo intervento dinanzi al prestigioso pubblico di Palazzo Montecitorio.

Nell'ambito di questa iniziativa che si è svolta nella Sala del Mappamondo, Josefa Idem, Ministro italiano per le Pari Opportunità, le Politiche giovanili e lo Sport, ha descritto la campagna nazionale per combattere il discorso dell'odio, che è già stata avviata in 34 paesi membri del Consiglio d'Europa. 

Contesto

Il discorso dell'odio online è diventato in questi ultimi anni una delle forme più inquietanti di violazione dei diritti umani, con gravissime conseguenze sia online che offline. Il discorso dell'odio non costituisce di per sé una nuova problematica nel campo dei diritti umani, ma la sua dimensione online e il suo impatto potenzialmente negativo sull'evoluzione dei processi democratici destano nuovi motivi di preoccupazione.

Il discorso dell'odio, come è stato definito dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, comprende ogni forma di espressione destinata a diffondere, incitare, promuovere o giustificare l'odio razziale, la xenofobia, l'antisemitismo o altre forme di odio basate sull'intolleranza, tra cui quella tesa a promuovere forme aggressive di nazionalismo e di etnocentrismo, di discriminazione e di ostilità verso minoranze, immigrati e persone di origine straniera. Ai fini della campagna, rientrano chiaramente nell'ambito della lotta al discorso dell'odio altre forme di discriminazione e di pregiudizio, quali l'antiziganismo, la cristianofobia, l'islamofobia, la misoginia, il sessismo e la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere.

Discorso

Roma 10/06/2013
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