Indietro Rapporto del GRECO sulla Bulgaria

La Bulgaria deve adottare un approccio più coesivo e sistematico alla prevenzione della corruzione tra parlamentari, giudici e pubblici ministeri

Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa pubblica oggi il suo Rapporto di valutazione del quarto ciclo sulla Bulgaria, incentrato sulla prevenzione della corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri.

Il GRECO conclude che la Bulgaria dispone nell’insieme di un quadro legislativo relativamente solido e di numerosi istituzioni e strumenti volti a dissuadere qualsiasi atto di corruzione. Tuttavia, nonostante una regolamentazione complessa e l’abbondanza di strumenti di comunicazione e di organismi di sorveglianza, l’effetto cumulativo desiderato o i cambiamenti qualitativi degli sforzi di prevenzione della corruzione si fanno ancora attendere. Le verifiche, quando effettuate, sono superficiali e, in assenza di qualsiasi controllo minuzioso e di risultati percettibili in materia di individuazione e di repressione degli atti contrari alle disposizioni legislative sui conflitti d’interesse e sulle dichiarazioni patrimoniali, la trasparenza è percepita come pura forma dal pubblico che fa fatica a dare nuovamente fiducia a queste tre istituzioni e in particolar modo ai giudici.

Secondo il GRECO, è fondamentale procedere a valutazioni indipendenti dell’efficienza dei sistemi di comunicazione e di contestazione dei conflitti d’interesse, della dichiarazione/controllo del patrimonio e del loro impatto sulla prevenzione e l’individuazione della corruzione tra i deputati, i giudici e i pubblici ministeri, in modo tale da poter procedere alle azioni correttive necessarie. (segue...)

Si consulti anche:
La Bulgaria e il Consiglio d'Europa

Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) Strasburgo 13 maggio 2015
  • Diminuer la taille du texte
  • Augmenter la taille du texte
  • Imprimer la page