Arte e donazioni
L'arte al Consiglio d'Europa: il pluralismo è all'opera
I diversi edifici del Consiglio d’Europa sono la dimora di un’ampia collezione di opere d’arte. Stati membri e non membri, autorità locali e regionali e persino artisti hanno donato opere d’arte al Consiglio. Questi doni simboleggiano l’attaccamento dei donatori a una delle più antiche organizzazioni politiche d’Europa. Sono un’espressione tangibile di sostegno nei confronti di un’organizzazione che mette i diritti umani al centro della società e riconosce l’importante ruolo degli artisti creativi nel plasmare attitudini e comportamenti.
In particolare, queste opere sono la testimonianza della visione multiculturale dell’identità europea che il Consiglio d’Europa promuove. Nel corso degli anni, opere antiche e contemporanee, oggetti decorativi e di interesse tecnico, sculture e pitture si sono aggiunte alla collezione, che rimanda all’essenza stessa della società europea, ovvero l’unità nella diversità.
La collezione raccoglie le opere in tre categorie: reperti archeologici, oggetti decorativi e tecnici, e opere di arte contemporanea.
La collezione è in continua evoluzione. L’adesione di nuovi Stati membri al Consiglio d’Europa negli ultimi decenni e la costruzione di nuovi edifici – il Centro europeo della Gioventù negli anni ‘70, l’edificio per i Diritti umani negli anni ‘90 e l’Agora, inaugurata nel 2008 – aprono regolarmente nuove possibilità di far conoscere tali opere a un pubblico più vasto.
Rispecchiando l’identità culturale dell’Europa, la collezione contrappone unità e diversità, e testimonia la creatività dei popoli d’Europa.
Lo sapevate?
La Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica stabilisce chiaramente che ogni forma di violenza nei confronti delle donne non può più essere considerata come una questione privata e che gli stati hanno l'obbligo di prevenire tale violenza, di proteggere le vittime e di sanzionarne gli autori.
Quale dei seguenti stati non è membro del Consiglio d'Europa?