“Una delle principali sfide che noi tutti affrontiamo in Europa è, purtroppo, l’emergere di populismo, radicalismo, xenofobia ed Eurofobia. L’Eurofobia non contrasta solo con i valori dell’Unione europea. Contrasta notevolmente anche con i valori fondamentali, i principi e le norme del Consiglio d’Europa”, ha dichiarato Klaus Werner Iohannis, Presidente della Romania, rivolgendosi oggi all’Assemblea.
“Questa Organizzazione svolge un ruolo chiave nella lotta contro tali fenomeni dannosi, che attaccano le basi fondamentali delle nostre società democratiche. Dobbiamo combatterli con tutte le nostre forze, utilizzando tutti gli strumenti e i meccanismi a disposizione. La Romania non risparmierà sforzi per farlo. Sono lieto del fatto che le recenti elezioni parlamentari in Romania di dicembre non abbiano portato in Parlamento nessun partito politico eurofobico, xenofobo o radicale, il che dimostra palesemente la maturità della società rumena. Auspico che i risultati delle varie elezioni che si terranno quest’anno in Europa dimostreranno la stessa maturità dei cittadini europei”, ha aggiunto Iohannis.
In relazione alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, chiave di volta per la protezione dei diritti umani in Europa, il Presidente rumeno ha affermato che “è chiaro che solo gli sforzi continui della Corte di Strasburgo non sono sufficienti. Gli Stati parti alla Convenzione dovrebbero essere i primi difensori dei diritti umani”. Riferendosi alle minoranze nazionali in Europa, Iohannis ha dichiarato che “rappresentano una vera risorsa di arricchimento per una nazione e contribuiscono a creare solidi ponti tra gli Stati”. Riguardo all’inclusione sociale della minoranza Rom, ha affermato che “possiamo costatare che il nostro approccio multi-istituzionale graduale degli ultimi 15 anni ha prodotto risultati tangibili”.
Il Presidente rumeno ha affermato di essere “sinceramente convinto che il Consiglio d’Europa e, in particolare, la sua Assemblea devono confermare il loro importante ruolo nella difesa dello Stato di diritto e nella protezione dei diritti umani contro le sfide attuali”. Un nuovo vertice del Consiglio d’Europa, ha concluso, “sarà un riconoscimento al livello politico più alto del ruolo strategico che il Consiglio d’Europa riveste per il futuro del nostro continente”.