Rinnovare la missione democratica e civica dell'istruzione, rafforzare la sua responsabilità sociale e la capacità di risposta, far progredire l'istruzione attraverso una trasformazione digitale basata sui diritti umani: sono questi i tre pilastri della nuova Strategia per l’istruzione 2024-2030 del Consiglio d’Europa, lanciata in occasione della 26a Conferenza dei ministri dell'Istruzione che si è conclusa oggi a Strasburgo.
“Sono stata chiara sui pericoli posti dal ritorno del populismo estremo e del nazionalismo in alcune parti del nostro continente e sulla regressione democratica che hanno causato. Dobbiamo garantire una risposta solida basata sui valori europei, mettendo l'istruzione al centro”, ha sottolineato la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić nel suo discorso di chiusura. “Il Consiglio d'Europa ha iniziato a lavorare per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani oltre 25 anni fa. Questa Organizzazione sostiene da tempo l'accesso a un'istruzione di qualità per ogni individuo", ha sottolineato la Segretaria.
“La nuova strategia è un piano ambizioso per dare priorità al benessere degli studenti affinché siano cittadini sicuri e impegnati nelle nostre democrazie, a loro agio nell'affrontare questioni complesse e comunità diverse, nonché con le tecnologie digitali che aprono nuove porte all'apprendimento, ma i cui pericoli, tra cui la disinformazione, la manipolazione e i discorsi dell'odio, possono essere individuati, interpretati e respinti", ha spiegato la Segretaria generale.
Le azioni principali della strategia si concentreranno sulla promozione della flessibilità nella progettazione dei curricula e dei programmi, sull'autonomia degli studenti, sullo sviluppo professionale dei professionisti dell'istruzione e sulla governance democratica e partecipativa dei sistemi e degli istituti scolastici. Il benessere degli studenti è essenziale per il loro sviluppo olistico a lungo termine e per il loro successo accademico, grazie a un ambiente favorevole e inclusivo.
I risultati attesi della strategia sono legati allo sviluppo di nuovi strumenti giuridici e politici, di norme di riferimento e di strumenti di sviluppo delle capacità. I governi degli Stati membri promuoveranno l'attuazione della strategia a livello nazionale, regionale e locale, in stretta collaborazione con le parti interessate nel settore dell'istruzione.
I partecipanti alla Conferenza hanno anche adottato importanti risoluzioni che daranno forma alla futura direzione delle politiche del Consiglio d'Europa in materia di istruzione. Le risoluzioni si concentrano sul rinnovo della missione civica dell'istruzione, sulla fornitura di un'istruzione di qualità che sia inclusiva ed equa in tempi di emergenza e di crisi, nonché sullo sfruttamento del potenziale dell'intelligenza artificiale nell'istruzione e attraverso di essa.
In particolare, i ministri hanno concordato di avviare un lavoro preparatorio su una nuova convenzione quadro che codifichi i principi di uno Spazio europeo per l’educazione alla cittadinanza. È stata presentata una versione pilota della risorsa “Strumenti per l’istruzione in tempi di emergenza e di crisi – EDURES” per garantire la resilienza nell'istruzione e si è deciso di sostenerne l'ulteriore sviluppo e la sperimentazione negli Stati membri del Consiglio d'Europa. I ministri hanno inoltre deciso di dichiarare il 2025 l’Anno europeo dell’educazione alla cittadinanza digitale”.