Marija Pejčinović Burić, Segretaria generale del Consiglio d’Europa, ha rilasciato la dichiarazione seguente:
“Quasi 30 anni dopo, il genocidio di Srebrenica rimane uno dei capitoli più bui della storia del nostro continente.
Pensiamo alle migliaia di uomini e ragazzi innocenti, assassinati solo a causa della loro etnia e della loro religione, e onoriamone la memoria. La profonda sofferenza dei familiari e dei cari delle persone uccise persiste. Rendiamo omaggio alla loro forza di volontà e alla loro resilienza.
Sebbene questo crimine sia irrevocabile, possiamo imparare da quanto accaduto e mettere in pratica le lezioni apprese, affinché tali orrende atrocità e sofferenze umane non si ripetano mai più.
Ciò implica riconoscere i fatti. Non c’è spazio per il negazionismo, il revisionismo storico o la glorificazione dei criminali di guerra condannati. Con lo sguardo rivolto al futuro, dobbiamo mobilitarci per far valere i principi di uguaglianza, diversità e rispetto reciproco.
Dobbiamo affermare chiaramente che l’intolleranza, il discorso d’odio e le altre forme di discriminazione portano a dolore e sofferenza. Il Consiglio d’Europa continuerà a opporsi fermamente a questi fenomeni e a promuovere i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto come via da seguire per le nostre società.”
Genocidio di Srebrenica: messaggio del commissario per i diritti umani