"In occasione della Giornata Internazionale della donna, riaffermo con convinzione l’impegno dell’Italia nella tutela e promozione dei diritti delle donne, dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile, e nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere.
L’8 marzo rappresenta l’occasione annuale per tracciare un bilancio dei progressi compiuti in questi ambiti, ma soprattutto per riconoscere le sfide che ancora abbiamo davanti e rilanciare il nostro impegno per affrontarle. Il tema scelto quest’anno dalle Nazioni Unite per celebrare l’8 marzo, “Uguaglianza di genere oggi per un domani sostenibile”, sottolinea il legame imprescindibile tra parità di genere e sviluppo sostenibile. Questi temi sono anche al centro dei lavori di quest’anno della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile, che si aprirà la prossima settimana a New York, e a cui l’Italia non farà mancare il proprio contributo propositivo.
Negli ultimi dodici mesi abbiamo lavorato per favorire una ripresa sostenibile e inclusiva e per superare le conseguenze negative che la pandemia da Covid-19 ha avuto anche in materia di empowerment economico femminile e di accesso femminile all’istruzione e alla formazione.
In questi mesi, nella veste di Presidente di turno del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, abbiamo deciso di inserire la promozione dell’empowerment femminile e la lotta alla violenza e alla discriminazione di genere tra le nostre priorità e stiamo lavorando con determinazione in primo luogo per promuovere la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (c.d. Convenzione di Istanbul), il più avanzato strumento internazionale volto a prevenire, contrastare e punire la violenza di genere.
Al contempo, non possiamo dimenticare che negli ultimi 12 mesi abbiamo continuato ad assistere nel mondo a situazioni di crisi e conflitti che hanno avuto inevitabili ripercussioni non solo sulla sicurezza delle persone, ma anche sulla tutela dei loro diritti, con effetti particolarmente gravi sulle categorie più vulnerabili, incluse donne e bambine.
La scorsa estate, l’improvvisa crisi che si è consumata in Afghanistan nell’arco di poche settimane ha causato un pericoloso arretramento nei progressi compiuti nei vent’anni precedenti sul piano dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e in particolare dei diritti di donne e bambine, in termini di accesso alla vita politica ed economica, alla salute e all’istruzione. Sin dall’inizio l’Italia ha promosso con determinazione un’azione internazionale coordinata, in primis nell’ambito delle Nazioni Unite e della nostra Presidenza G20, per non vanificare i risultati conseguiti in due decenni di impegno internazionale a favore di donne e bambine afghane. Anche a livello nazionale, la tutela dei diritti e l’empowerment di donne e ragazze è un impegno che abbiamo tradotto trasversalmente nelle iniziative previste nell’ambito del Piano nazionale per il popolo afghano.
In queste ultime settimane, il conflitto in corso in Ucraina ci ha mostrato che non possiamo abbassare la guardia anche nel cuore della nostra Europa. La crisi ha già causato effetti devastanti sul rispetto dei diritti umani e in particolare le donne sono esposte a enormi rischi di violenze, abusi e discriminazioni, incluso il rischio di perdere l’accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di prima necessità. In pochi giorni, oltre 1,7 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina, in grandissima parte donne e bambini, che si trovano ora in condizioni di grave vulnerabilità.
In questo momento estremamente difficile e pieno di angoscia, esprimo la mia vicinanza e solidarietà a tutte le donne e ragazze ucraine, e a tutte le donne che, ovunque nel mondo, hanno fatto sentire con forza la loro voce contro la gravissima e ingiustificata aggressione militare dell’Ucraina. Guardo con sincera ammirazione al vostro coraggio e alla vostra forza in questi momenti drammatici. L’Italia non vi farà mancare il suo sostegno e il suo massimo impegno".