“Il governo dovrebbe intensificare i propri sforzi per combattere il discorso dell’odio che oggi prevale in Bulgaria soprattutto nei confronti dei Rom, delle persone LGBTI e di altri gruppi minoritari”, ha dichiarato oggi la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, a seguito di una visita di cinque giorni nel paese.
Il discorso dell’odio e l’ostilità nei confronti dei Rom persistono, con una risposta scarsa, se non nulla, da parte delle autorità per contrastare questo fenomeno di lunga data. “La mancata reazione da parte di politici di alto livello ad alcuni gravissimi episodi di discorso dell’odio, che restano sistematicamente impuniti, è preoccupante”. La Commissaria deplora la situazione dei Rom che hanno dovuto lasciare le loro case all’inizio di quest’anno a seguito di assemblamenti anti-Rom in diversi villaggi, tra cui Voyvodinovo dove circa 200 persone sono fuggite per paura. “Questi eventi disastrosi illustrano l’impatto deleterio che il discorso dell’odio può avere sulla vita delle persone e delle comunità. Chiedo alle autorità di affrontare urgentemente la situazione delle persone colpite”, ha aggiunto.
“È necessario un cambiamento politico e culturale in relazione al trattamento e all’immagine dei gruppi minoritari in Bulgaria. Riconoscere la motivazione razzista come circostanza aggravante per tutti i reati e attuare le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, tra cui quelle sugli sfratti forzati e la registrazione delle associazioni di persone che si indentificano come minoranza, sono alcune delle misure immediate che il governo dovrebbe intraprendere”. Inoltre, la Commissaria ha espresso preoccupazione per le dimostrazioni organizzate da gruppi estremisti e chiede alle autorità di condannare fermamente e pubblicamente tali manifestazioni.