Indietro Rapporto annuale 2023: la Commissaria Mijatović chiede sforzi determinati e collettivi per riguadagnare il terreno perso e far progredire i diritti umani

Rapporto annuale 2023: la Commissaria Mijatović chiede sforzi determinati e collettivi per riguadagnare il terreno perso e far progredire i diritti umani

“L’intensificarsi delle sfide per la protezione dei diritti umani non può essere una scusa per arrendersi. Al contrario, questo momento chiede un impegno rinnovato a favore dei principi e delle norme difesi dalla nostra Organizzazione”, ha dichiarato la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, presentando il suo rapporto annuale 2023 all’APCE. “Per riguadagnare il terreno perso e far progredire la causa dei diritti umani, dobbiamo affrontare la situazione con determinazione e uno sforzo collettivo”.

Il rapporto di quest’anno, l’ultimo del mandato della Commissaria Mijatović, dipinge un quadro preoccupante dell’Europa. Il rapporto pone l’accento sulla situazione dei diritti umani nelle zone di conflitto. Dopo la sua visita in Ucraina a marzo, la Commissaria si è concentrata sulle questioni cruciali della situazione dei diritti umani dei minori trasferiti in Russia o nei territori ucraini occupati dalla Russia e dei diritti umani dei Tatari di Crimea nella Crimea sotto occupazione russa. “Sebbene alcuni ricongiungimenti abbiano avuto luogo, resta essenziale un sostegno internazionale duraturo per le persone e per le organizzazioni della società civile ucraine e russe che faciliti il ricongiungimento dei bambini ucraini con le loro famiglie o tutori legali”.

A seguito della sua visita in Armenia e Azerbaigian, anche nella regione del Karabakh, a ottobre dello scorso anno, la Commissaria chiede alle autorità di porre l’accento sulla protezione dei diritti umani nei loro colloqui di pace e di istituire solide garanzie in materia di diritti umani per tutte le persone colpite dal conflitto.

Dipingendo un panorama dei diritti umani sempre più complesso e impegnativo, la Commissaria ha tuttavia sottolineato che vi sono molte fonti di speranza ed esempi di resilienza, come la riconferma da parte dei capi di Stato e di governo del loro impegno a favore delle norme e dei principi del Consiglio d’Europa in occasione del Vertice di Reykjavik, la risposta collettiva alla guerra in Ucraina e l’incrollabile impegno delle ONG, dei giornalisti, dei difensori dei diritti umani, delle istituzioni nazionali per i diritti umani e degli attivisti per la difesa dei diritti umani.


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 Leggi il rapporto annuale di attività 2023 del Commissario per i Diritti Umani

Commissaria per i diritti umani Strasburgo 22 gennaio 2024
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