Oggi, la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) del Consiglio d’Europa ha presentato le norme riviste (Raccomandazione di politica generale n. 2) per l’istituzione e il funzionamento degli organismi europei attivi in materia di parità.
Tali organismi dovrebbero essere istituiti attraverso un testo costituzionale o una legge parlamentare come entità giuridiche distinte e dovrebbero operare senza alcuna interferenza da parte dello Stato o dei partiti politici. Dovrebbero avere due funzioni principali: (i) promuovere l’uguaglianza e prevenire la discriminazione, in particolar modo conducendo indagini, ricerche e azioni di sensibilizzazione, sostenendo le buone pratiche, emettendo raccomandazioni e contribuendo all’elaborazione di leggi e misure politiche; e (ii) sostenere le persone esposte a discriminazione e portare avanti i procedimenti a loro nome. Gli organismi attivi in materia di parità possono avere l’ulteriore funzione di pronunciarsi sulle denunce di discriminazione attraverso decisioni giuridicamente vincolanti che impongono sanzioni oppure attraverso raccomandazioni non vincolanti.
Le norme riviste sono state presentate durante un evento che ha riunito rappresentanti degli organismi attivi in materia di parità, dei difensori civici nazionali e delle istituzioni nazionali dei diritti umani; membri dell’ECRI; membri dei parlamenti nazionali; rappresentanti delle autorità nazionali, delle organizzazioni internazionali, delle ONG e delle reti. I partecipanti all’evento hanno inoltre discusso del ruolo degli organismi attivi in materia di parità e delle buone pratiche nella lotta contro il discorso dell’odio, tra cui sensibilizzazione, ricerca e raccolta dati, assistenza alle vittime e processo decisionale relativo alle denunce.