La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) ha pubblicato oggi due rapporti sulla Lettonia e sulla Federazione russa, in cui si analizzano i recenti sviluppi e si forniscono raccomandazioni alle autorità. Sono stati pubblicati anche i commenti dei rispettivi governi.
Nel rapporto sulla Lettonia, l’ECRI chiede alle autorità lettoni di incoraggiare la denuncia dei reati d’odio basati su razzismo e omofobia/transfobia, promuovere l’integrazione dei gruppi vulnerabili nell’istruzione, nell’insegnamento delle lingue, nell’occupazione e nella salute e predisporre il riconoscimento automatico di cittadino lettone per i bambini nati nel cosiddetto gruppo di “non cittadini”.
In relazione alla Federazione russa, l’ECRI riconosce i progressi compiuti in Russia a livello istituzionale per contrastare i reati di odio, nonché la riduzione del numero di omicidi razzisti e di attacchi neonazisti negli ultimi anni. Tuttavia, manca ancora una legislazione completa in materia di antidiscriminazione e vi è un ampio utilizzo del discorso dell’odio basato su razzismo e omofobia/transfobia nel dibattito pubblico.
Oggi sono state pubblicate anche le conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni prioritarie dell’ECRI rilasciate a marzo 2016 nei confronti di Francia, Georgia e Principato di Monaco.
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