Nel suo ultimo rapporto sulla Norvegia, pubblicato oggi insieme ai commenti del governo, la Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI) invita i servizi norvegesi di assistenza all'infanzia a rafforzare ulteriormente il loro sostegno alle famiglie in difficoltà con un background di migrazione o minoranza, al fine di evitare misure estreme quali l’affidamento dei minori, la limitazione o persino l’eliminazione dei contatti tra i bambini e i loro genitori biologici e l'adozione senza il loro consenso. La Commissione raccomanda inoltre di sviluppare un nuovo piano d'azione per le persone LGBTI con un'attenzione particolare alle persone transgender e intersessuali.
Oltre a queste due raccomandazioni, che dovrebbero essere attuate in via prioritaria e che saranno oggetto di un follow-up da parte dell'ECRI entro due anni, la Commissione del Consiglio d'Europa ha anche proposto di fornire maggiori risorse per sostenere le vittime di discriminazione, di fornire ai migranti in situazione irregolare accesso a tutte le cure sanitarie necessarie e di vietare i discorsi di incitamento all'odio da parte di parlamentari e membri del governo.
La Commissione antirazzismo ha anche pubblicato le sue conclusioni di follow-up provvisorie sulla Spagna. L'ECRI si rammarica che il paese non abbia ancora attuato due raccomandazioni prioritarie formulate nel 2018, che sollecitano l'istituzione di un organismo di parità realmente indipendente nonché l'intensificazione di azioni volte a incrementare rapidamente la percentuale di bambini rom che portano a termine il percorso di istruzione obbligatoria.
Sono state pubblicate inoltre le conclusioni di follow-up provvisorie su San Marino.
Comunicato stampa
La Norvegia dovrebbe evitare misure estreme nei casi di assistenza all'infanzia che coinvolgono famiglie con un background di migrazione o minoranza e migliorare la situazione delle persone transgender e intersessuali