In un rapporto sulla visita ad hoc condotta in Grecia dal 21 novembre al 1° dicembre 2023, pubblicato insieme alla risposta delle autorità greche, il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa esorta ancora una volta le autorità greche a migliorare le condizioni delle strutture di detenzione per immigrati nel paese e, in particolar modo, quelle dei centri appena costruiti e finanziati dall’UE sulle isole del Mar Egeo, assicurando al contempo che i cittadini stranieri siano trattati con dignità e umanità (vedere il riepilogo del rapporto in inglese o in greco).
L’obiettivo principale della visita di novembre 2023 in Grecia era quello di esaminare il trattamento dei cittadini stranieri privati della libertà in virtù della legislazione in materia di immigrazione nei centri di detenzione pre-espulsione, nelle stazioni di polizia e della guardia di frontiera, come anche nei centri chiusi ad accesso controllato appena costruiti nelle isole egee di Lesvos, Kos e Samos.
Nel corso della visita, il CPT ha di nuovo ricevuto diverse accuse credibili e coerenti di maltrattamenti fisici intenzionali inflitti su cittadini stranieri detenuti da parte di funzionari di polizia in alcune stazioni di polizia ad Atene e nei centri di detenzione pre-espulsione di Amygdaleza, Corinto e Tavros (Petrou Ralli).
