Secondo l’ultimo rapporto del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT), il maltrattamento fisico di persone private della loro libertà da parte di ufficiali di polizia resta una problematica seria in Montenegro.
Durante una visita nei luoghi di detenzione nel paese, il CPT ha raccolto molte accuse di maltrattamenti fisici deliberati di persone private della loro libertà da parte di ufficiali e ispettori di polizia, principalmente durante gli interrogatori nei commissariati. Il Comitato propone un’efficace indagine sui casi che includono accuse di maltrattamento, formazione durante il servizio e misure di protezione per gli informatori.
Il CPT raccomanda alle autorità di compiere sforzi maggiori per affrontare ed eliminare la violenza tra i detenuti e il sovraffollamento delle carceri. Per migliorare le condizioni, il CPT consiglia di aumentare il personale sanitario, perfezionare lo screening medico dei detenuti al momento dell’ammissione e prevedere per gli stessi più attività da svolgere al di fuori delle celle.
In risposta al rapporto, le autorità indicano i passi già intrapresi per introdurre moduli di formazione specifici per gli ufficiali di polizia sulla base dei diritti dei detenuti, per consentire il monitoraggio delle forze dell’ordine da parte di ONG, per perseguire i casi di presunti maltrattamenti fisici e per migliorare le condizioni materiali nelle carceri.
Leggere il rapporto completo, la risposta del governo, il comunicato stampa del CPT
Consultare anche:
Montenegro e il Consiglio d'Europa