In un nuovo rapporto, il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d’Europa ha espresso preoccupazione per il sovraffollamento e la violenza nelle carceri e per le condizioni materiali di detenzione nelle strutture delle forze dell’ordine in Guadalupa e nella Guyana francese (Francia). Esprime inoltre rammarico per la mancanza di strutture di assistenza psichiatrica adatte alle esigenze dei pazienti ricoverati contro la loro volontà in questi due territori d’oltremare.
Nel corso di questa quarta visita nei territori d’oltremare francesi, il CPT ha visitato, a novembre e dicembre 2023, 19 strutture della polizia e della gendarmeria, tre carceri e tre ospedali.
La grande maggioranza delle persone interpellate non ha formulato accuse di maltrattamento da parte dei funzionari delle forze dell’ordine. Il CPT ribadisce tuttavia l’importanza di ricorrere alla forza solo per quanto strettamente necessario al momento dell’arresto e di formare i funzionari sulle tecniche per disinnescare la violenza. Chiede inoltre di eliminare la pratica di assicurare le persone detenute a oggetti fissi, quali anelli o catene. Nella Guyana francese, l’esercizio di alcune garanzie fondamentali era messo particolarmente alla prova, soprattutto a causa delle difficoltà di accesso alle aree remote.
Le condizioni materiali di detenzione nelle strutture delle forze dell’ordine continuano a destare preoccupazione. Le celle presentavano scarse condizioni igieniche ed erano spesso sovraffollate. Inoltre, la gendarmeria continua a detenere le persone in custodia la notte in sedi sprovviste di supervisione o sistemi di chiamata.
Quanto al trattamento delle persone che trasportano sostanze in corpore (“trasporto intracorporeo”), il CPT constata che i dispositivi per procedere al recupero delle capsule di droga erano spesso inadeguati o addirittura equiparabili a trattamenti inumani e degradanti.
Il sovraffollamento delle carceri era generalizzato nei tre istituti penitenziari visitati, con tassi di occupazione superiori al 225% in alcune sezioni. Un elevato numero di persone era costretto a dormire su materassi a terra, in celle che offrivano uno spazio vitale per persona di appena 2 o 3 m2. Le condizioni materiali erano in generale deplorevoli e fatiscenti. La gestione degli edifici era particolarmente difficile, aggravata dalle temperature elevate e dall’umidità.
Nella loro risposta al rapporto, le autorità francesi forniscono informazioni dettagliate in merito alle raccomandazioni del CPT.