Il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha pubblicato in data odierna il rapporto relativo alla sua visita nella Repubblica ceca nell’ottobre 2018. Il rapporto valuta il trattamento riservato alle persone private di libertà dalle forze dell’ordine, le garanzie giuridiche di cui godono, la situazione in numerose carceri, in un ospedale psichiatrico e in un centro sociale. (Si veda ugualmente la Sintesi del rapporto e la versione del rapporto in lingua ceca)
Nella grande maggioranza dei casi, le persone interrogate dalla delegazione hanno riferito di non avere subito maltrattamenti da parte della polizia. La delegazione ha tuttavia ricevuto un certo numero di accuse di uso eccessivo della forza al momento dell’arresto e di insulti, in particolare razzisti/xenofobi, da parte degli agenti delle forze dell’ordine.
Il diritto di consultare un avvocato e un medico dopo l’arresto sembra essere rispettato. Il CPT invita tuttavia le autorità ceche a garantire che gli esami medici siano effettuati lontano dalla possibilità di ascolto e, salvo domanda contraria esplicita del medico, lontano dagli occhi degli agenti. Vi sono state alcune denunce riguardanti il fatto che non era stato concesso il diritto di informare un terzo dell’arresto.