Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha pubblicato il rapporto sulla visita condotta a maggio 2023 in Albania. Il principale obiettivo della visita del CPT in Albania nel 2023 è stato esaminare il trattamento e le condizioni di detenzione delle persone arrestate dalla polizia e nelle carceri. Un altro aspetto esaminato durante la visita è stata la situazione dei pazienti psichiatrici autori di reato e dei detenuti con disturbi mentali. La delegazione del CPT ha inoltre esaminato, per la prima volta in Albania dal 2000, il trattamento dei residenti con disabilità intellettive in istituti assistenziali. I risultati della visita condotta nel 2023 indicano che, sebbene risulti mantenuta la tendenza positiva osservata durante le più recenti visite del CPT in Albania in relazione al trattamento delle persone detenute dalla polizia, sono ancora necessarie ulteriori azioni decise per eliminare i maltrattamenti da parte della polizia.
In relazione alle carceri, le condizioni materiali di detenzione sono rimaste generalmente soddisfacenti nelle normali unità abitative delle carceri di Fier e Peqin. Al contrario, i locali del carcere di Tepelena erano in stato di degrado. La situazione era aggravata dal fatto che alcune persone erano detenute in spazi molto ristretti al momento della visita, con celle che offrivano meno di 3 m2 di spazio vitale a persona. Quanto alla fornitura di assistenza sanitaria ai detenuti, sono state formulate raccomandazioni per, inter alia, rafforzare le risorse per il personale sanitario nelle carceri di Fier e Peqin, prevedere visite regolari da parte di uno psichiatra nella maggior parte delle carceri visitate e potenziare la fornitura di assistenza psicologica ai detenuti.
La delegazione del CPT ha visitato i Centri di sviluppo di Durazzo e Scutari. Mentre il Centro di sviluppo di Durazzo era in un ragionevole stato di manutenzione, le condizioni del Centro di Scutari erano scarse, con numerosi danni idraulici causati da perdite nelle tubazioni dei bagni che hanno portato alla formazione di muffa verde e nera su parte delle pareti. Carenze strutturali in entrambi i centri, tra cui il basso numero di assistenti e condizioni di vita ristrette (con stanze miste rispetto al genere e minori sistemati insieme agli adulti), determinavano un livello di supervisione da parte del personale incompatibile con la gravità delle disabilità, sia fisiche sia intellettive, di diversi residenti e la sorveglianza necessaria per prevenire episodi di violenza.
Il rapporto è stato pubblicato nel quadro di una procedura di pubblicazione automatica adottata dalle autorità albanesi.
(Leggi la sintesi generale del rapporto)
Comunicato stampa
Il Comitato anti-tortura pubblica un rapporto sull'Albania