Il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o dei trattamenti disumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa ha chiesto alla Lituania di prendere misure per porre rimedio all’utilizzo eccessivo della forza nelle carceri, alle cattive condizioni materiali di detenzione, al sovraffollamento e all’emarginazione sistematica dei detenuti condannati all’ergastolo.
Nella risposta, le autorità lituane indicano l’offerta al personale penitenziario di programmi di formazione sull’utilizzo della forza fisica e di mezzi speciali. Inoltre, vengono fornite informazioni sulle misure prese per combattere il sovraffollamento delle carceri, in particolar modo mettendo l’accento sulle misure non privative della libertà per gli imputati (come la sorveglianza elettronica) e lo sviluppo di alternative alla detenzione. Si fa inoltre riferimento alle misure prese o pensate per migliorare le condizioni materiali negli istituti penitenziari visitati, nonché ai piani di costruzione di nuovi istituti penitenziari a Vilnius e Šiauliai.
Il rapporto pubblicato oggi, come anche la risposta del governo lituano, si basa sull’ultima visita del CPT nel paese, dal 27 novembre al 4 dicembre. (segue...)
Consultare anche:
La Lituania e il Consiglio d'Europa
