Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha pubblicato un rapporto relativo alla sua visita ad hoc effettuata nel maggio del 2021 in Georgia, accompagnato dalla risposta delle autorità georgiane.
L’obiettivo principale della visita era quello di esaminare l’attuazione delle raccomandazioni formulate dal CPT nel suo rapporto elaborato a seguito della visita periodica del 2018, relativa alle misure necessarie per combattere i fenomeni di violenza tra detenuti, di intimidazioni e estorsioni e l’influenza della gerarchia informale che si è creata tra i detenuti condannati ospiti degli istituti penitenziari con regime semi-aperto (denominati “zonas “). La delegazione ha concluso che tali problemi sono ancora attuali e ha ribadito le proprie raccomandazioni del 2018, che restano pertanto pienamente valide.
Il Comitato si congratula con le autorità della Georgia per la determinazione dimostrata nell’attuare in via prioritaria le misure necessarie per risolvere le questioni pendenti nell’ambito della Strategia e del Piano d’azione sullo sviluppo dei sistemi penitenziari e della prevenzione della criminalità, in particolare per quanto riguarda gli istituti penitenziari semi-aperti (“zonas”).
Nella loro risposta, le autorità georgiane hanno fornito informazioni sulle misure adottate per attuare le raccomandazioni formulate nel rapporto del CPT. Il rapporto e la risposta delle autorità georgiane sono stati pubblicati su richiesta del governo della Georgia.