Indietro Di fronte al continuo deterioramento della situazione in Georgia, l’Assemblea formula ulteriori richieste per invertire il regresso democratico

Di fronte al continuo deterioramento della situazione in Georgia, l’Assemblea formula ulteriori richieste per invertire il regresso democratico

Notando che la situazione in Georgia “ha continuato a deteriorarsi” dall’ultima valutazione di gennaio, senza segnali di un processo politico inclusivo o nuove elezioni, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha messo in guardia rispetto a una spaccatura politica sempre più profonda nel paese e ha formulato una serie di ulteriori raccomandazioni per invertire il regresso democratico.

Approvando una risoluzione basata su un rapporto di Edite Estrela (Portogallo, SOC) e Sabina Ćudić (Bosnia-Erzegovina, ADLE), l’Assemblea ha affermato che “le ritorsioni contro manifestanti, giornalisti e leader civici continuano senza sosta”. Ha chiesto il rilascio dei manifestanti incarcerati, la fine dei maltrattamenti nei confronti dei detenuti e indagini sulle denunce di brutalità da parte della polizia.

I parlamentari indicano l’esistenza di crescenti sfide per la libertà di riunione e di espressione e un ambiente dei media che ha continuato a deteriorarsi. Chiedono l’abrogazione o la revisione di una serie di nuove leggi preoccupanti in queste aree, nonché l’abrogazione di recenti emendamenti al codice elettorale e una serie di altre misure per “ristabilire le condizioni per elezioni veramente democratiche”.

L'Assemblea ha aggiunto di essere fortemente preoccupata per il “devastante impatto” sulla società civile georgiana della legge sulla registrazione degli agenti stranieri, che risponde agli stessi obiettivi della controversa legge sulla trasparenza delle influenze straniere, e chiede l’abrogazione della legislazione che pone fine alla partecipazione obbligatoria delle organizzazioni della società civile al processo legislativo.

L’Assemblea ha inoltre deplorato la decisione della maggioranza al governo di indagare sui membri del Movimento nazionale unito (MNU) per attività condotte tra il 2003 e oggi, nonché le accuse penali mosse contro ex membri dell’MNU e altre personalità, anche da partiti dell’opposizione e membri della società civile.

I parlamentari hanno avvertito: “L’effettivo divieto di opposizione democratica in Georgia sarebbe una palese violazione degli obblighi che, in quanto Stato membro, la Georgia è tenuta a rispettare in virtù dello statuto del Consiglio d’Europa. Sebbene questo divieto non sia ancora in vigore, la sola minaccia di una tale misura rende già più profonda la spaccatura politica nel paese e impedisce la risoluzione della crisi in corso”.

L’Assemblea ha inoltre espresso profondo rammarico per il fatto che, nonostante la sua decisione di gennaio di ratificare i poteri della delegazione georgiana, tutti i membri della delegazione si sono dimessi, “rifiutando così il dialogo”.


 Risoluzione adottata
 Video del dibattito
 Trascrizione del dibattito
 Mediabox: intervista alle correlatrici


 

Assemblea parlamentare Strasburgo 10 aprile 2025
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