In un rapporto intermedio di conformità sull’Austria, in riferimento alla prevenzione della corruzione per i parlamentari, i giudici e i pubblici ministeri, il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa conclude che l’Austria ha attuato o affrontato in modo soddisfacente solo due delle 19 raccomandazioni emesse nel 2017 (vedere anche le versioni inglese, francese e tedesca del rapporto intermedio di conformità).
Il bassissimo livello di conformità alle raccomandazioni relative ai parlamentari non ha avuto alcuna evoluzione. In seguito alle elezioni del 2019 dell’Assemblea nazionale, il GRECO invita il parlamento austriaco ad “affrontare seriamente” l’attuazione delle raccomandazioni del GRECO riguardanti, tra le altre questioni, la trasparenza del processo legislativo e l’istituzione di un codice di condotta (compresa la gestione di varie forme di conflitti di interessi). Complessivamente, il GRECO “esprime rammarico per la persistente mancanza di progressi” nell’attuazione della maggior parte delle raccomandazioni relative ai parlamentari.
In relazione ai giudici e ai pubblici ministeri, il GRECO nota che molte misure in fase di elaborazione al momento dell’adozione delle raccomandazioni non sono ancora finalizzate. Pertanto, gli emendamenti alla legge federale sul servizio per i giudici e i pubblici ministeri, riguardanti la selezione degli stessi e che apportano miglioramenti al loro sistema di valutazione, non sono stati adottati. Ciononostante, si osservano progressi in alcune aree, tra cui le recenti disposizioni che vietano ai giudici e ai pubblici ministeri di ricoprire ruoli politici in organi esecutivi o legislativi. Inoltre, l’adozione delle “Linee guida sulla conformità” per i giudici e i pubblici ministeri (codice etico) è un altro importante traguardo, sebbene le autorità debbano assicurare un’efficace supervisione per attuare le regole contenute nelle linee guida. Infine, la formazione continua sulla prevenzione della corruzione e sulle questioni di integrità richiede un approccio più sistematico.
Dato il livello di conformità “globalmente insoddisfacente”, il GRECO chiede all’Austria di presentare un rapporto sui progressi compiuti nell’attuazione delle raccomandazioni in sospeso entro e non oltre il 30 settembre di quest’anno.