Indietro Le autorità russe devono fermare la repressione senza precedenti delle libertà di espressione, riunione e associazione

Reuters/stringer

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"Oggi sono quasi 12 giorni che prosegue l’attacco militare della Russia contro l’Ucraina, provocando morte e distruzione. Allo stesso modo, sta anche portando a una repressione su larga scala delle libertà all’interno della Federazione russa”, ha dichiarato la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović

“Dall’inizio della guerra, oltre 13.000 persone, tra cui bambini e anziani, sono state arrestate in una decina di città russe per aver esercitato il loro diritto legittimo di protestare pacificamente contro la guerra, insieme a più di 5.000 persone, tra cui giornalisti e difensori dei diritti umani, come Oleg Orlov e Svetlana Gannushkina. Molti hanno denunciato la violenza della polizia, la raccolta forzata di dati personali, l’intimidazione e le rappresaglie, tra cui le minacce di procedimenti penali e di licenziamento dai posti di lavoro o di studio per aver espresso la loro opposizione alla guerra.

Decine di media indipendenti e stranieri sono stati sottoposti alla censura in quanto proibiti, bloccati o costretti a cancellare qualsiasi informazione che non provenga da fonti ufficiali. Mentre alcuni media hanno deciso di interrompere i servizi sull’attacco militare della Russia contro l’Ucraina, altri, tra cui il canale televisivo indipendente “Dozhd” e la più antica stazione radio indipendente russa “Eco di  Mosca”, hanno deciso di smettere del tutto con le trasmissioni.

Le autorità russe possiedono la chiave per porre fine alla sofferenza di milioni di persone causata dal loro attacco contro l’Ucraina. Li ho esortati a porre immediatamente fine alla guerra. Li esorto anche a porre fine al giro di vite in Russia contro i difensori dei diritti umani, i giornalisti, gli attivisti e i cittadini ordinari che si oppongono alla guerra e a rispettare completamente i loro diritti umani, tra cui le libertà di espressione, riunione pacifica e associazione in linea con gli obblighi internazionali ed europei in materia di diritti umani cui la Russia è vincolata”.


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Commissaria per i diritti umani Strasburgo 3 marzo 2022
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