In un nuovo rapporto pubblicato oggi, il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) valuta gli sviluppi dalla pubblicazione del suo primo rapporto di valutazione sull’Azerbaigian a maggio 2014 in relazione all’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani.
Il GRETA accoglie con favore i progressi compiuti in alcune aree, in particolare la modifica della legislazione, la formazione di professionisti pertinenti, la sensibilizzazione rispetto alla tratta di esseri umani e la modifica delle regole per l’identificazione delle vittime della tratta e il loro orientamento verso i servizi di assistenza.
Tuttavia, il GRETA osserva che alcuni problemi continuano a sollevare preoccupazioni. Il GRETA esorta le autorità azere a intraprendere misure per prevenire la lotta a scopo di sfruttamento lavorativo e raccomanda di reintrodurre le ispezioni sul posto di lavoro da parte di ispettori del lavoro, rafforzare il loro mandato, regolamentare e monitorare il funzionamento delle agenzie di collocamento e interinali e rivedere la regolamentazione relativa ai lavoratori domestici. È necessario moltiplicare gli sforzi per identificare in modo proattivo le vittime della tratta a fini di sfruttamento lavorativo, in particolare nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dei servizi domestici.