“Oggi, il tribunale di massima istanza dell’Azerbaigian non ha confermato l’obbligo giuridico del paese di eseguire la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
La gravità di questo sviluppo per l’Azerbaigian in quanto membro del Consiglio d’Europa non può essere sottovalutata.
Il palese non rispetto dell’Azerbaigian della Convenzione europea dei diritti dell’uomo mina l’intero ambito della nostra cooperazione.
Il caso riguarda tutti i 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, cui incombe una responsabilità collettiva per l’attuazione della Convenzione.
La questione è stata inserita con la massima urgenza nell’ordine del giorno della prossima riunione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.
Dichiarazione del Segretario generale sul caso di Ilgar Mammadov del 29 aprile 2016