Durante un dibattito tenutosi oggi in sessione plenaria a Strasburgo sul tema “Il funzionamento delle istituzioni democratiche in Azerbaigian”, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha espresso una serie di preoccupazioni riguardanti in particolar modo l’equilibrio dei poteri, il funzionamento del sistema giudiziario e la libertà di espressione e di associazione in questo paese.
“Le recenti modifiche costituzionali potrebbero portare l’esecutivo a dover rendere conto al Parlamento in misura inferiore”, ha messo in guardia l’APCE in una risoluzione adottata in base al rapporto di Stefan Schennach (Austria, SOC) e di Cezar Florin Preda (Romania, PPE/DC), sottolineando la necessità di potenziare la funzione di controllo del Parlamento sull’esecutivo.
L’Assemblea stima inoltre che il sistema giudiziario azero debba essere “veramente indipendente, imparziale e libero da ogni ingerenza del potere esecutivo”. L’Assemblea ha accolto con favore il decreto legge del Presidente della Repubblica sul miglioramento del funzionamento del sistema penitenziario e sull’umanizzazione delle politiche penali e ha chiesto alle autorità di attuarlo rapidamente.
L’APCE ha inoltre espresso preoccupazione per i rapporti che attestano “un legame tra il governo azero e un sistema di riciclaggio di capitali su larga scala, che è stato operativo dal 2012 al 2014 ed è servito in particolar modo a influenzare l’azione dei membri dell’Assemblea rispetto alla situazione dei diritti umani in Azerbaigian”. L’Assemblea ha chiesto alle autorità azere di avviare quanto prima un’indagine indipendente e imparziale su tali accuse.
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L'APCE preoccupata per la situazione dei diritti umani e per il funzionamento della giustizia in Azerbaigian