Il Comitato europeo dei diritti sociali (ECSR) ha constatato la violazione da parte del Belgio della Carta sociale europea in relazione a “finti stage”. L’ECSR ha ritenuto che uno stage deve essere inteso come un periodo limitato di pratica professionale, retribuito o non retribuito, che include una componente di apprendimento e formazione volta a fornire al tirocinante l’esperienza professionale che ne agevolerà l’assunzione.
L’ECSR ha riscontrato che l’Ispettorato del lavoro belga non è sufficientemente efficace nel rilevare e prevenire i “finti stage”, i quali assumono la forma di impiego dissimulato che implica una vera e propria attività lavorativa a vantaggio del datore di lavoro. L’ECSR ha rilevato inoltre che questa mancanza di efficacia da parte dell’Ispettorato del lavoro ha avuto conseguenze discriminatorie in quanto i “finti tirocinanti” venivano praticamente privati dell’effettivo diritto a un’equa remunerazione garantito ad altri lavoratori che svolgono attività analoghe con un regolare contratto di assunzione. La causa contro il Belgio è stata intentata dal Forum europeo della gioventù (YFJ).