“Divisioni etniche profondamente radicate e la mancanza di una visione comune di riconciliazione e sviluppo ostacolano ancora la costruzione di una società tollerante e coesa in Bosnia-Erzegovina a più di 20 anni dalla guerra. Il paese non è ancora riuscito a superare il suo passato violento e a una serie di vittime, in particolare alle famiglie delle persone scomparse e alle vittime dei crimini di guerra della violenza sessuale, non viene riconosciuta giustizia. Le autorità a tutti i livelli sono chiamate a raddoppiare i loro sforzi per garantire che tutte le vittime in tempo di guerra ricevano la protezione e il sostegno adeguati. Occorre adottare sistematicamente un approccio ai diritti umani, che includa tutte le vittime in tutti i processi riguardanti il risarcimento”, ha affermato oggi il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muižnieks, a seguito di una visita di quattro giorni in Bosnia-Erzegovina, incentrata su questioni relative alla giustizia di transizione e alla libertà dei media. Il rapporto del Commissario sulla sua visita in Bosnia-Erzegovina sarà pubblicato a breve.
Sala stampa
Bosnia-Erzegovina: necessari ulteriori sforzi per migliorare la coesione sociale e la libertà dei media
Dichiarazione del Commissario per i diritti umani Nils Muižnieks a seguito di una visita di quattro giorni nel paese
Centro collettivo di Hrasnica a Sarajevo, Bosnia-Erzegovina
Commissario per i diritti umani
Sarajevo/Banja Luka
16 June 2017
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