In un nuovo rapporto, il Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa (GRECO) invita le autorità della Bosnia-Erzegovina a intensificare gli sforzi e a superare i blocchi politici che impediscono l’attuazione di alcune riforme al fine di prevenire la corruzione tra coloro che ricoprono funzioni esecutive di alto livello (i Membri della Presidenza e i loro Capi ufficio e Consiglieri, il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri, i Vice Ministri e i loro Capi ufficio e Consiglieri) e i Membri della polizia di frontiera e dell'Agenzia statale per le indagini e la protezione (SIPA) (si veda la traduzione non ufficiale in bosniaco fornita dalle autorità).
Rilevando che attualmente in Bosnia-Erzegovina esiste un vuoto legislativo in termini di politiche di prevenzione della corruzione, il GRECO chiede l'adozione di un piano d'azione operativo per la prevenzione della corruzione basato su una valutazione del rischio, rivolto soprattutto alle persone che ricoprono funzioni esecutive di alto livello. Inoltre, dovrebbe essere sviluppata una guida chiara sui conflitti di interesse e su altre questioni legate all'integrità in un codice di condotta per le persone che ricoprono funzioni esecutive di alto livello. L'Agenzia per la prevenzione della corruzione e il coordinamento della lotta alla corruzione (APIK) dovrebbe essere dotata di risorse finanziarie e umane adeguate per poter svolgere le sue mansioni in maniera efficace.
L'attuazione delle raccomandazioni sarà valutata dal GRECO nel 2024 attraverso la procedura di conformità.
