Il Consiglio d'Europa ha celebrato il suo 70° anniversario con una cerimonia commemorativa, tenutasi martedì 1° ottobre al teatro dell'Opéra di Strasburgo. La cerimonia è stata aperta dal sindaco di Strasburgo, Roland Ries, a cui hanno fatto seguito gli interventi dell'ex Primo ministro spagnolo, Felipe González, della Presidente dell'APCE, Liliane Maury Pasquier, e del Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo, Linos-Alexandre Sicilianos. Inoltre, sono stati inviati due videomessaggi da Luca Parmitano, astronauta della Stazione spaziale internazionale, e dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Infine, l'Orchestra filarmonica di Strasburgo e Duncan Laurence, vincitore dell'Eurovision Song Contest 2019, hanno proposto due intermezzi musicali.
Il momento più atteso della cerimonia è stato il discorso pronunciato dal Presidente francese Emmanuel Macron, che ha invitato i partecipanti ad affrontare le sfide future con ottimismo e coraggio, ispirandosi all’antica tradizione della cultura, della democrazia e dell’innovazione europee:
“Questi 70 anni sono un miracolo. Mai in Europa, abbiamo raggiunto un tale risultato. Ma questi 70 anni comportano delle responsabilità. Credo in questa Europa di popoli, coscenze, immaginazione e bellezza. In questa Europa di artisti, cittadini liberi e felici, attivisti e portatori di speranza. Questa speranza è la nostra. Troviamo il coraggio di sognare, perché è di noi che si parla!”.
Il nuovo Segretario generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejčinović Burić, ha chiuso la cerimonia con un discorso dal tono altrettanto positivo riguardante il futuro ruolo dell'organizzazione:
“Alcuni vorrebbero incrinare i nostri valori, le nostre conquiste e la nostra unità. Ed è giusto richiamare l'attenzione su tali tentativi e unire le forze per opporvisi. Ma guardare al futuro non mi spaventa. Il Consiglio d'Europa è stato concepito per contrastare l'estremismo politico e per assumere una posizione risoluta qualora i diritti degli individui siano minacciati. La nostra Corte, il nostro Comitato dei Ministri, la nostra Assemblea parlamentare, tutti i nostri organi e ogni nostra competenza sono orientati alla realizzazione di questo obiettivo”.
L'ex Primo ministro spagnolo, Felipe González, ha ribadito il ruolo fondamentale che il Consiglio d'Europa continua a svolgere nella protezione dei diritti umani in tutto il continente e ha espresso preoccupazione per la crescente mancanza di rispetto delle norme mondiali da parte degli Stati, minando così l'esistenza "di un sistema di norme a livello internazionale, regionale e nazionale”. Ha ricordato due sfide da affrontare con urgenza: garantire il rispetto dello Stato di diritto e nobilitare le nuove forme di lavoro derivanti dalla rivoluzione tecnologica in corso, in modo che il reddito sia ridistribuito nella società in un modo più ragionevole.