La Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatović, ha pubblicato il suo Rapporto annuale di attività 2019.
Il rapporto presenta una panoramica dei principali problemi, sfide e opportunità che i paesi europei si trovano a dover affrontare in materia di diritti umani. “Se dovessi rappresentare con un’immagine simbolica il mio lavoro sceglierei quella di un'Europa che, giunta a una rotatoria, inizia a girare a vuoto incerta sulla direzione da prendere e sugli obblighi in materia di diritti umani assunti volontariamente dagli Stati membri", afferma la Commissaria, la quale ha aggiunto che l'attuale pandemia da COVID-19 sta accentuando problemi presenti da tempo ed evidenziando, al contempo, le debolezze del sistema di tutela dei diritti umani in Europa.
La Commissaria osserva che nel 2019, come negli anni precedenti, le norme e i principi dei diritti umani sono stati sempre più messi in discussione in tutto il continente. In alcuni casi, l'ostilità verso la natura universale, indivisibile e giuridicamente vincolante dei diritti umani è aumentata, alimentando un discorso corrosivo che mina i principi e le norme su cui è stata costruita l'Europa negli ultimi 70 anni.
