"Una settimana dopo essere entrato in coma, le condizioni di Alexei Navalny rimangono gravi. Desidero esprimere al sig. Navalny, alla sua famiglia e ai suoi cari, la mia più grande solidarietà. Mi auguro che si rimetta al più presto", ha dichiarato la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatović.
"Alexei Navalny è un noto attivista russo che si batte contro la corruzione, blogger e personaggio pubblico. Al di là degli aspetti allarmanti di questo caso a livello personale, il modo in cui le autorità lo gestiranno avrà un impatto sull'ambiente in cui operano gli attivisti che promuovono i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.
È quindi fondamentale che le autorità russe svolgano indagini tempestive, indipendenti ed efficaci per fare piena luce su tutti gli aspetti del caso e, in particolare, sulle accuse di avvelenamento intenzionale.
Questo si deve non solo al Sig. Navalny, ma alla società in generale. Nei casi in cui la vita degli attivisti è in pericolo, l’eliminazione di ogni incertezza è da considerarsi una componente essenziale degli obblighi delle autorità di proteggere la libertà di espressione e creare un ambiente favorevole e sicuro per le attività della società civile".