In considerazione del fatto che la tratta di esseri umani a fini di sfruttamento lavorativo è in aumento in tutta Europa e coinvolge un numero crescente di donne, uomini e minori, il Comitato dei Ministri invita i suoi 46 Stati membri ad adottare leggi, politiche e strategie nazionali di lotta contro questo fenomeno, seguendo un approccio fondato sui diritti umani e incentrato sulle vittime.
In una Raccomandazione adottata oggi, il Comitato sottolinea gli obiettivi di queste politiche: prevenire la tratta, proteggere i diritti delle vittime e garantire loro l'accesso a vie di ricorso efficaci, compreso il risarcimento, punire gli autori del reato e promuovere la cooperazione e il coordinamento internazionale e inter-istituzionale, sulla base delle norme stabilite dalla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani.
In termini di prevenzione, occorre costruire un ambiente rispettoso dei diritti sociali, tenendo conto delle disposizioni della Carta sociale europea. I governi dovrebbero inoltre controllare maggiormente le pratiche potenzialmente irregolari del mercato del lavoro.
Nel campo dell’assistenza e della protezione, l’identificazione delle vittime deve essere una priorità; devono essere previste per le vittime di tratta strutture di accoglienza e assistenza adeguate, per favorire la loro inclusione e il loro reinserimento sociale.
Gli Stati membri devono prevedere la possibilità, conformemente alla loro legislazione nazionale, di non sanzionare le vittime per il loro coinvolgimento in attività illegali, nella misura in cui vi siano state costrette.
Devono inoltre garantire che tutte le persone vittime di tratta siano sistematicamente informate, in una lingua che possano facilmente comprendere, del loro diritto a ottenere riparazione e un risarcimento e delle procedure da seguire, a prescindere dal loro status di immigrazione.
È altresì necessario definire lo sfruttamento lavorativo tramite leggi o orientamenti e adottare linee guida specifiche per paese sull’interpretazione e l’applicazione delle norme in materia di sfruttamento lavorativo. Devono a tal fine essere istituite specifiche procedure di attività investigativa e unità specializzate all’interno della polizia e della Procura, con risorse e formazione adeguate.
Infine, le autorità devono ugualmente garantire che le imprese e gli enti pubblici esercitino la dovuta diligenza per individuare e affrontare i rischi della tratta di esseri umani nelle loro catene di approvvigionamento e nell’ambito dei loro appalti.
Per maggiori dettagli, si veda la nota esplicativa.
Further resources:
Azione del Consiglio d'Europa per contrastare la tratta di esseri umani
Raccomandazioni riguardanti l'assistenza alle vittime di reati, il miglioramento dell'accesso all'impiego dei migranti e delle persone di origine immigrata, l'accesso dei giovani dei quartieri svantaggiati ai diritti sociali e diritti umani e imprese
Raccolta di buone pratiche per contrastare la tratta di esseri umani a fini di sfruttamento lavorativo e Nota orientativa sulla prevenzione e la lotta contro la tratta degli esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo