Dal 7 al 10 marzo, i rappresentanti dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno tenuto il loro primo incontro “Diritti umani” del 2017, durante il quale hanno esaminato l’attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo conformemente al ruolo di supervisione del Comitato dei Ministri, previsto dall’Articolo 46 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Le decisioni adottate nei casi sottoposti a un esame più dettagliato riguardano l’Armenia, l’Azerbaigian, il Belgio, la Bosnia-Erzegovina, la Bulgaria, la Croazia, la Grecia, l’Ungheria, l’Italia, La Repubblica di Moldova, la Polonia, la Romania, la Federazione russa, la Serbia, la Slovenia, l’“ex Repubblica jugoslava di Macedonia”, la Turchia e l’Ucraina.
Il Comitato dei Ministri ha inoltre adottato risoluzioni finali che pongono fine all’esame dei casi riguardanti l’Andorra, la Bosnia-Erzegovina, la Bulgaria, Cipro, la Francia, la Georgia, la Germania, l’Italia, la Lettonia, la Romania, la Federazione russa, la Repubblica slovacca, la Spagna e la Turchia.
Il Comitato ha inoltre reso pubblico l’elenco dei casi proposti per un esame più dettagliato durante il suo prossimo incontro “Diritti umani” che si terrà dal 6 all’8 giugno 2017. L’elenco è ancora indicativo e alcuni casi potrebbero essere aggiunti o eliminati a seconda delle circostanze.
Le informazioni sullo stato di esecuzione di tutti i casi pendenti dinanzi al Comitato dei Ministri sono disponibili sul sito Web del Servizio dell’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo.