Gli Stati membri dovrebbero “individuare e congelare” gli immobili di cittadini russi e di imprese statali russe oggetto di sanzioni decise a seguito della guerra contro l’Ucraina, utilizzandoli per l’accoglienza di rifugiati ucraini, ha affermato l’Assemblea parlamentare in una risoluzione basata su un rapporto presentato da André Vallini (Francia, SOC).
L'Assemblea sostiene che si dovrebbe prendere una decisione sul riutilizzo di tali beni e proprietà sul lungo periodo, sottolineando che appartengono e dovrebbero essere restituiti al popolo russo, e che si deve pertanto vigilare per evitare che in futuro possano essere nuovamente oggetto di appropriazioni indebite. Ha aggiunto che la Russia ha l’obbligo di risarcire l’Ucraina per i danni causati e che occorre riflettere in maniera più generale a un riutilizzo sociale dei beni confiscati di origine criminale.