Il Presidente del Congresso dei poteri locali e regionali, Leendert Verbeek, ha celebrato il 10° anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali, esortando gli Stati che non l’hanno ancora fatto a firmare e ratificare questo strumento giuridico fondamentale.
Dal momento della sua adozione nel 2009 ed entrata in vigore nel 2012, il Protocollo addizionale integra il testo della Carta europea dell’autonomia locale. Il fine è quello di fare rientrare nel campo di applicazione della Carta il diritto di ogni persona di partecipare agli affari di una collettività locale, principio sancito nel preambolo della Carta, ha sottolineato il Presidente.
“Il Protocollo si basa sui principi della democrazia e garantisce la tutela dei diritti dei nostri cittadini. È fondamentale che gli Stati ratifichino il Protocollo addizionale per promuovere la partecipazione dei cittadini a livello locale”, ha dichiarato il Presidente Verbeek.
“Fornendo una garanzia giuridica internazionale del diritto di ogni individuo di partecipare agli affari di una collettività locale, i rappresentanti eletti sono collegati in modo migliore alle loro comunità”, ha concluso.
Ad oggi, venti Paesi hanno firmato e ratificato il Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale: Armenia, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Ungheria, Islanda, Lituania, Macedonia del Nord, Malta, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Serbia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ucraina. Quattro Paesi hanno firmato il protocollo, ma non l’hanno ratificato: si tratta di Albania, Belgio, Portogallo e Regno Unito.