Nella dichiarazione adottata durante l’ultima sessione plenaria, il Comitato di esperti della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie ha condannato con la massima fermezza l’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina e ha espresso solidarietà al popolo ucraino. Il Comitato di esperti ritiene inaccettabile che la Federazione russa continui a utilizzare la situazione del russo in quanto lingua minoritaria come pretesto per l’aggressione.
Pur non avendola ratificata, la Russia ha firmato la Carta nel 2001. In quanto firmataria della Carta, la Federazione russa rimane soggetta all’obbligo di non pregiudicare l’oggetto e lo scopo del trattato, come previsto dalla Convenzione di Viena sul diritto dei trattati. Il Comitato di esperti ricorda che, conformemente all’articolo 5 della Carta, “nulla può implicare il diritto di intraprendere un’attività qualunque o di compiere un’azione qualunque contrarie agli scopi della Carta della Nazioni Unite o ad altri obblighi sanciti dal diritto internazionale, compreso il principio della sovranità e dell’integrità territoriale degli Stati”.
Nel contesto del continuo monitoraggio dell’Ucraina, il Comitato di esperti ha effettuato una visita in loco a luglio 2021. Il Comitato ha notato gli sforzi compiuti dalle autorità ucraine, ma ha individuato anche aree in cui sono necessarie misure per assicurare un’adeguata protezione a tutte le lingue minoritarie nel paese. Il Comitato è pronto a continuare a sostenere le autorità ucraine nell’attuazione della Carta e ribadisce che il Consiglio d’Europa è la sede giusta per affrontare, attraverso il dialogo e la cooperazione, qualsiasi questione legata alla protezione e alla promozione delle lingue minoritarie.