La Convenzione del Consiglio d'Europa sull'accesso ai documenti ufficiali, il primo strumento giuridico internazionale vincolante che riconosce un diritto generale di accesso ai documenti ufficiali detenuti dalle autorità pubbliche, è entrata in vigore oggi. Il trattato, noto anche come Convenzione di Tromsø, dal nome della città norvegese in cui è stato aperto alla firma, è entrato in vigore per dieci Stati membri del Consiglio d'Europa: Bosnia-Erzegovina, Estonia, Finlandia, Lituania, Montenegro, Norvegia, Repubblica di Moldova, Svezia, Ucraina e Ungheria. L'entrata in vigore della Convenzione avviene tre mesi dopo la ratifica da parte dell'Ucraina, il decimo Stato a ratificarla.
Il diritto di accesso ai documenti ufficiali in possesso delle autorità pubbliche è essenziale per la trasparenza, la buona governance, la libertà di parola e la democrazia partecipativa e facilita l'esercizio di altri diritti umani e libertà fondamentali. L'accesso ai documenti ufficiali consente ai cittadini di farsi un'opinione sullo stato della società in cui vivono e sulle autorità governative. Permette ai cittadini di essere consapevoli degli affari pubblici e di partecipare con cognizione di causa ai processi decisionali. È anche molto importante che i mezzi di comunicazione liberi e indipendenti, i giornalisti e gli altri attori dei media abbiano un accesso legale e garantito alle informazioni e ai documenti ufficiali per poter informare il cittadino. La Convenzione di Tromsø fornisce un quadro di principi giuridici rispetto a tutti questi obiettivi democratici e stabilisce una serie di garanzie di base per quanto riguarda il diritto di accesso ai documenti ufficiali.
Convenzione del Consiglio d'Europa sull'accesso ai documenti ufficiali