Indietro Il Consiglio d’Europa allerta i governi sui rischi della sorveglianza e del controllo dei contenuti digitali

Comitato dei Ministri

Il Consiglio d'Europa ha oggi attirato l'attenzione dei 47 Stati membri dell'Organizzazione sui rischi che i sistemi di controllo digitale e le altre tecnologie di sorveglianza rappresentano per i diritti umani, la democrazia e la preminenza del diritto e ha ricordato la necessità di vigilare sulla legittimità del loro uso.

In una Dichiarazione rivolta ai governi, il Comitato dei Ministriafferma che le leggi che autorizzano un eccessivo controllo nei confronti dei cittadini possono costituire una violazione del loro diritto al rispetto della vita privata e ostacolare la libertà di espressione e la libertà dei media.

Il Comitato dei Ministri ricorda che le misure di controllo e di sorveglianza dei contenuti digitali attuate dalle forze dell'ordine devono essere conformi alle norme del Consiglio d'Europa in materia di diritti umani, come enunciato nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Tali misure devono inoltre rispettare scrupolosamente i limiti, i principi e le garanzie stabiliti nella Convenzione n.108 sulla protezione dei dati.

La Dichiarazione richiama inoltre l'attenzione sulle possibili implicazioni penali in caso di attività abusive di controllo e sorveglianza dei contenuti digitali e sull'importanza di riferirsi alla Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica per affrontare questa sfida.

Infine, il Comitato incoraggia gli Stati membri a istituire adeguati controlli sull'esportazione, per evitare il rischio che un cattivo utilizzo delle tecnologie indebolisca il rispetto delle norme in materia di diritti umani.

Contatto: Jaime Rodriguez, Addetto ai media, tel. +33 3 90 21 47 04

Comunicato stampa

Strasburgo 12/06/2013
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