Il Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa, Bjørn Berge, e il Primo Viceministro degli Affari esteri georgiano, Lasha Darsalia, hanno lanciato congiuntamente il Piano d’azione del Consiglio d’Europa per la Georgia 2024-2027 a Tbilisi. Basato sul lavoro degli anni precedenti, il nuovo Piano d’azione mira a sostenere gli sforzi del paese a rispettare i suoi obblighi in quanto Stato membro del Consiglio d’Europa.
Il Vice Segretario generale ha sottolineato che il Piano d’azione poggia su quanto già ottenuto: “Si basa sulle valutazioni, sui rapporti di monitoraggio e sulle raccomandazioni più recenti del Consiglio d’Europa, come anche sulla Dichiarazione di Reykjavík concordata dai leader europei in occasione del nostro Vertice dei capi di Stato e di governo lo scorso maggio. Ma soprattutto, il Piano d’azione si basa sulle priorità della stessa Georgia”.
Il Piano d’azione è stato sviluppato a stretto contatto con le autorità georgiane. È volto ad affrontare le priorità di riforma e aiuta a introdurre emendamenti legislativi che avvicineranno la Georgia alle norme del Consiglio d’Europa e ai requisiti di integrazione dell’Unione europea.
Ospitando l’evento, il Primo Viceministro degli Affari esteri georgiano, Lasha Darsalia, ha osservato: “Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al Consiglio d’Europa per la sua proficua cooperazione e il suo sostegno. Il suo contributo è inestimabile nel processo di attuazione delle riforme democratiche in Georgia. Pertanto, è fondamentale sottolineare l’importanza della nostra cooperazione oggi, in questa significativa fase dell’integrazione della Georgia nell’Unione europea”.
“In conclusione, esprimiamo la nostra disponibilità a portare avanti la cooperazione con il Consiglio d’Europa e tutti i partner, tra cui la società civile, per attuare il Piano d’azione e rafforzare ulteriormente la protezione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto in Georgia”, ha dichiarato il Primo Viceministro.
Nel Piano d’azione, il Consiglio d’Europa e le autorità georgiane hanno convenuto di portare avanti congiuntamente, attraverso programmi di cooperazione, riforme volte a migliorare l’attuazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e della giurisprudenza della Corte europea a livello nazionale, allineando la legislazione nazionale e la pratica antidiscriminazione alle norme europee, promuovendo l’uguaglianza di genere, migliorando l’indipendenza e la responsabilità del sistema giudiziario, migliorando la legge e la pratica elettorali, riformando ulteriormente i sistemi penitenziario, di libertà condizionata e di prevenzione della criminalità, facendo progredire la conformità delle pratiche nazionali alle norme europee nel campo dei media e di Internet, migliorando la qualità della democrazia locale, rafforzando la protezione dei diritti economici e sociali, favorendo lo sviluppo delle politiche per i giovani, facilitando la transizione dei giovani professionisti del diritto nel mondo del lavoro e incoraggiando la partecipazione della società civile nel processo decisionale a ogni livello.
Il Vice Segretario generale ha tenuto inoltre una serie di riunioni bilaterali a Tbilisi, in particolare con il Presidente del parlamento georgiano, Shalva Papuashvili, il ministro della Giustizia, Rati Bregadze, e il Primo Viceministro degli Affari esteri, Lasha Darsalia.
In tutte le riunioni, sono stati esaminati i continui sforzi della Georgia a rispettare i criteri per l’avvio dei negoziati di adesione all’Unione europea. È stato sottolineato che le raccomandazioni del Consiglio d’Europa, come anche quelle della Commissione di Venezia su tutti gli emendamenti legislativi chiave, quelle del GRECO sulla lotta contro la corruzione, quelle del CPT sulle carceri, quelle sulla lotta contro la violenza sulle donne e sulla corretta attuazione da parte della Georgia della Convenzione di Istanbul e quelle sull’impatto del lavoro di altre entità e istituzioni europee, in particolare sull’esecuzione delle sentenze della Corte di Strasburgo, sono di cruciale importanza per aiutare le Georgia a prepararsi per la sua futura adesione all’UE.
Sono stati inoltre esaminati il deterioramento della situazione dei diritti umani nelle regioni della Georgia occupate dalla Russia e l’importanza dei rapporti semestrali del Consiglio d’Europa, come anche questioni europee più generali, tra cui il sostegno del Consiglio d’Europa all’Ucraina e l’importante ruolo del Registro dei danni causati dall’aggressione da parte della Russia contro l’Ucraina, nonché la necessità di un meccanismo di risarcimento internazionale per le vittime.
Altre questioni affrontate hanno riguardato il seguito dato al Vertice del Consiglio d’Europa tenutosi in Islanda a maggio dello scorso anno.
Il nuovo Piano d’azione per la Georgia viene lanciato nell’anno in cui il Consiglio d’Europa celebra il suo 75° anniversario e in cui ricorre il 25° anniversario dall’adesione della Georgia, in quanto 41° nazione europea, alla principale organizzazione nel continente per la difesa dei diritti umani.