Il 3 aprile 2020, si sono svolte in Serbia le elezioni presidenziali e parlamentari anticipate, in presenza di osservatori internazionali, tra cui l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Lo stesso giorno, si sono svolte a Belgrado e in altri 12 comuni le elezioni locali, osservate dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa.
Le libertà fondamentali sono state ampiamente rispettate nelle elezioni presidenziali e parlamentari anticipate tenutesi il 3 aprile in Serbia, affermano in una dichiarazione gli osservatori internazionali, tra cui l’APCE. Agli elettori sono state presentate diverse opzioni politiche, ma una serie di lacune ha determinato condizioni di disparità, favorendo la parte uscente, come si legge in una dichiarazione rilasciata oggi dagli osservatori internazionali. L’impatto combinato di un accesso sbilanciato ai media, un’indebita pressione sui dipendenti del settore pubblico a sostenere le figure in carica, importanti disparità finanziare nella campagna e un utilizzo improprio delle risorse statali ha determinato condizioni di disuguaglianza per i concorrenti, si legge nella dichiarazione.
Recenti modifiche legislative, adottate a seguito di un lungo dialogo tra i partiti in carica e alcuni dell’opposizione, hanno incluso dei miglioramenti, ma aspetti chiave del processo elettorale richiedono ulteriori riforme e attuazioni, si afferma nella dichiarazione. Sebbene i media abbiano coperto tutti i concorrenti elettorali, la maggior parte delle emittenti pubbliche e private con copertura nazionale ha favorito il presidente uscente e la coalizione in carica, limitando la possibilità degli elettori di fare una scelta totalmente consapevole, hanno dichiarato gli osservatori.
Le elezioni si sono svolte nel contesto di un’intensa polarizzazione tra la coalizione in carica e i partiti di opposizione, che si era manifestata in un boicottaggio dell’opposizione delle elezioni parlamentari del 2020 e numerose proteste pubbliche tra luglio 2020 e gennaio 2022, hanno sottolineato gli osservatori internazionali.
“Il ciclo ricorrente delle elezioni parlamentari anticipate ha portato alla creazione di una “cultura” di elezioni anticipate, che ha un impatto sull’efficace funzionamento del Parlamento, indipendentemente dalle forze politiche al potere”, ha dichiarato Aleksander Pociej, capo della delegazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. “È deplorevole che l’emittente pubblica e la maggior parte dei media non siano state equilibrate nella copertura durante la campagna.”
Per quanto riguarda le elezioni locali tenutesi lo stesso giorno a Belgrado e in altri comuni, la delegazione del Congresso del Consiglio d’Europa, formata da 15 membri, nella sua dichiarazione ha raccomandato di condurre le elezioni locali separatamente rispetto a quelle nazionali per evitare che le elezioni presidenziali o parlamentari facciano passare in secondo piano le questioni locali.
Il giorno delle elezioni, sette team del Congresso sono stati inviati a Belgrado, Arandelovac, Smederevska Palanka, Kula e Secanj per monitorare le procedure, dall’apertura alla chiusura, in circa cento seggi elettorali. Ad eccezione di alcune incoerenze e irregolarità, nel complesso, la votazione è stata tranquilla e condotta dalle commissioni nei seggi elettorali sulla base di un quadro giuridico considerato generalmente in linea con le norme internazionali.
Tuttavia Carla Dejonghe (Belgio), a capo della delegazione del Congresso, ha sollevato diverse questioni ricorrenti, già sottolineate nel 2016. I seggi elettorali erano spesso sovraffollati a causa della composizione permanente ed estesa delle commissioni elettorali, mentre la presenza minima dei membri permanenti non è stata sempre garantita. Dejonghe ha chiesto alle autorità serbe di ottimizzare la gestione dei seggi elettorali, garantendo al contempo un monitoraggio trasparente delle elezioni da parte di osservatori terzi. Il capo della delegazione ha inoltre chiesto una migliore formazione professionale degli scrutinatori. Per rafforzare la segretezza del voto, dovrebbero essere introdotte delle cabine elettorali adeguate, anziché divisori di cartone. Inoltre ha sottolineato che i seggi elettorali dovrebbero essere maggiormente accessibili alle persone con disabilità.
La delegazione del Congresso ha assistito a diverse situazioni in cui gli elettori sono arrivati ai seggi elettorali con inviti rivolti a persone decedute. "L’esistenza dei cosiddetti elettori fantasma nelle liste elettorali continua a compromettere la fiducia e la sicurezza dei cittadini nelle elezioni e nella democrazia", ha segnalato Dejonghe, chiedendo una revisione indipendente delle liste elettorali e un migliore coordinamento tra le autorità responsabili dell’aggiornamento dello stato civile.
A causa dello svolgimento simultaneo di tre elezioni a Belgrado e in altri 12 comuni nello stesso giorno, l’affluenza alle urne è risultata alta in alcuni luoghi con la formazione di lunghe code, soprattutto prima della chiusura dei seggi. “Lo svolgimento delle elezioni concomitanti per diversi livelli di governo dovrebbe essere evitato in futuro – e all’autonomia locale e regionale dovrebbe essere dedicata una giornata elettorale separata per evitare che le elezioni presidenziali o parlamentari facciano passare in secondo piano le questioni locali,” ha sottolineato la signora Dejonghe.