Nel corso della 2a Conferenza internazionale sul traffico di migranti, organizzata dal Consiglio d’Europa a Strasburgo, l’Organizzazione ha chiesto ai suoi 46 Stati membri di esplorare tutte le vie possibili per rafforzare la cooperazione internazionale.
Nel suo discorso di apertura, la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, ha sottolineato che “il traffico di migranti dovrebbe appartenere al passato dell’Europa, non al suo futuro, e questo è ciò che, insieme, dovremmo mirare a raggiungere”. Ha inoltre ricordato che “i leader europei si sono impegnati a intensificare gli sforzi per favorire e migliorare la cooperazione internazionale, continuando al contempo a proteggere le vittime e a rispettare i diritti umani dei migranti e dei rifugiati”.
Il Commissario per i diritti umani, Michael O’Flaherty, ha dichiarato che “gli sforzi volti ad armonizzare la legislazione e a rafforzare la cooperazione internazionale in materia di traffico di migranti saranno efficaci solo se rispettano i diritti umani delle persone oggetto di tale traffico, garantiscono l’accesso all’asilo, offrono rotte sicure e legali verso l’Europa e rispettano i diritti degli operatori umanitari e dei difensori dei diritti umani”.
La conferenza si è tenuta sotto gli auspici del Comitato europeo per i problemi della criminalità (CDPC) e dell’Ufficio del Rappresentante speciale della Segretaria generale sulle migrazioni e i rifugiati. Il Presidente del CDPC, Fritz Zeder, ha fatto notare che “le convenzioni del Consiglio d’Europa sulla cooperazione internazionale in materia penale, comprese quelle riguardanti l’assistenza giudiziaria reciproca e l’estradizione, potrebbero essere utili per facilitare il perseguimento dei trafficanti e delle reti criminali transnazionali. Tali convenzioni, aperte a paesi terzi, migliorano la cooperazione mondiale fornendo strumenti pratici per la collaborazione tra le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine e possono avere un ruolo cruciale nella lotta contro il traffico di migranti”.
Questo evento fa seguito al Vertice di Reykjavik 2023, durante il quale i capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa hanno riaffermato “la necessità di combattere la tratta e il traffico di migranti” e si sono impegnati a “intensificare gli sforzi per favorire e migliorare la cooperazione nazionale in questo ambito”.
A seguito del vertice, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha incaricato il CDPC di preparare un rapporto, da completare entro la fine di quest’anno, che valuti la necessità e la fattibilità di un possibile strumento per combattere il traffico di migranti. I partecipanti sono stati informati sullo stato di avanzamento del rapporto e sulle diverse opzioni che gli Stati membri possono prendere in considerazione per combattere il traffico di migranti.
Discorso della Segretaria generale