Il Vice Segretario generale Bjorn Berge ha partecipato a un seminario vivace e informativo sul tema “Come garantire la resilienza democratica in Europa”, organizzato dall'Istituto norvegese di affari internazionali (NUPI) a Oslo, in Norvegia.
Sono intervenuti anche la viceministra degli Affari esteri norvegese, Maria Varteressian, la ministra di Stato tedesca per l'Europa, Anna Lührmann, e il professore di ricerca del NUPI, Christophe Hillion. I relatori si sono confrontati sul modo in cui le sfide alla democrazia e alla sicurezza europea si sono evolute e non sono più solo esterne all'Europa ma provengono anche dall'interno. I pericoli della disinformazione e della guerra ibrida sono stati al centro delle preoccupazioni dei relatori, sullo sfondo del populismo estremo, del nazionalismo e dell'ascesa dei movimenti anti-diritto, oltre che degli attacchi alle istituzioni democratiche e della minaccia della corruzione e della perdita di indipendenza della magistratura.
Oltre a discutere i problemi, c'è stato uno scambio di opinioni su come i governi europei e le organizzazioni internazionali dovrebbero rispondere per mantenere la fiducia degli europei nelle loro istituzioni democratiche, compreso l'uso dei Principi di Reykjavik per la democrazia del Consiglio d'Europa. Sono emerse anche idee su come utilizzare in modo più efficace i meccanismi attuali, nonché un forte consenso sulla necessità di lavorare insieme.
Il Vice Segretario generale Bjorn Berge ha dichiarato:
“Il Consiglio d'Europa copre 46 paesi e i nostri valori e le nostre norme sono la prima linea di difesa dell'Europa contro gli attacchi alla democrazia. Il nostro lavoro per garantire la libertà di espressione, di assemblea e di associazione è fondamentale. Lo stesso vale per l'educazione alla democrazia e per il nostro sostegno all'Ucraina e non solo. Guardando al futuro, un piano d'azione europeo per la rigenerazione democratica rappresenterà un importante passo avanti. Dobbiamo certamente lavorare tutti insieme”.