Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa ha adottato, il 29 marzo 2017, una raccomandazione e una risoluzione sulla situazione dei sindaci e dei consiglieri in Turchia e, in particolare, sulla detenzione dei sindaci eletti e la loro sostituzione con persone nominate dal governo. I co-relatori Anders Knape (Svezia, PPE/CCE) e Leen Verbeek (Paesi Bassi, SOC) hanno presentato il rapporto elaborato in seguito a due missioni d’inchiesta che hanno effettuato nel paese nel 2016.
Nei testi adottati, il Congresso chiede al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa di invitare le autorità turche ad annullare le misure legislative relative ai “sindaci nominati dalle autorità centrali” e a ristabilire la capacità dei consigli municipali interessati. Ricorda, inoltre, che l’arresto di un eletto a livello locale deve essere una misura debitamente fondata in diritto interno, in conformità con gli standard del Consiglio d’Europa e, in particolare, con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Il Congresso chiede inoltre una revisione della legislazione turca al fine di allineare la sua definizione di terrorismo a quella delle norme europee, in particolare, alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Inoltre, il Congresso chiede la revisione delle istruzioni ministeriali dell’undici novembre 2016 al fine di depenalizzare la nomina di co-sindaci. Al riguardo, ha deciso di riesaminare la situazione di Nurhayat Altun, membro della delegazione turca del Congresso, all’ordine del giorno delle riunioni dell’Ufficio di Presidenza, fino alla fine del procedimento giudiziario. La Sig.ra Altun, co-sindaco di Tunceli, è stata arrestata il 17 novembre 2016 ed è detenuta nella carcere di tipo F di Kocaeli.