La situazione nella Repubblica autonoma di Crimea e nella città di Sebastopoli si è ulteriormente aggravata, ma il Consiglio d’Europa continuerà a fare tutto il possibile per sostenere il popolo della Crimea e dell’Ucraina in generale, nonostante la continua, brutale e illegale aggressione della Russia contro il paese, ha sottolineato oggi la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić prendendo la parola al secondo vertice Piattaforma di Crimea.
“Il nostro impegno per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina è deciso e include un’opposizione di lunga data all’annessione illegale della Crimea da parte della Federazione russa”, ha sottolineato.
La Segretaria generale ha sottolineato l’“importanza di riconoscere che la situazione della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli si è ulteriormente aggravata”, citando i suoi recenti incontri in Ucraina con il leader del Mejlis dei Tatari di Crimea e con attivisti e aggiungendo che il suo team ha tenuto consultazioni con i rappresentanti dei Tatari di Crimea, come anche con altri difensori dei diritti umani e attivisti della società civile. “E continueremo a collaborare con loro per fare luce sulle violazioni dei diritti umani”.
La Segretaria generale Pejčinović Burić ha parlato inoltre del suo primo rapporto sulla situazione dei diritti umani in Crimea presentato a giugno 2022, in cui ha posto in evidenza diverse violazioni dei diritti umani durante la continua annessione della Crimea da parte della Federazione russa.
“Esistono chiari limiti rispetto a ciò che si può fare data la realtà sul campo, ma faremo tutto il possibile e il nostro approccio si adatterà al variare della situazione. Questo vale per la Crimea e per tutta l’Ucraina”, ha sottolineato la Segretaria generale.
Ha concluso ricordando il suo incontro, a maggio 2022, con il presidente Zelenskyy che ospita il vertice Piattaforma di Crimea, durante il quale la Segretaria generale ha assicurato che il Consiglio d’Europa continuerà a dare prova di solidarietà al suo paese, “poiché desideriamo tutti una pace giusta e sostenibile, fondata sul diritto internazionale, in cui ogni ucraino possa beneficiare dei diritti umani, della democrazia e degli standard dello Stato di diritto che gli spettano di diritto”.
Dall’inizio dell’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022, gli esperti del Consiglio d’Europa hanno assistito l’Ufficio del Procuratore generale e altre agenzie in Ucraina. Insieme alle autorità ucraine, è stato concordato un piano d’azione volto a sostenere le riforme, rafforzare le istituzioni, compresi il sistema giudiziario e i media, e aiutare gli Stati membri a fornire assistenza ai rifugiati ucraini fuggiti dalla guerra.
Il 16 marzo 2022, la Federazione russa è stata espulsa dal Consiglio d’Europa.