Indietro Crisi COVID-19: è di vitale importanza che le autorità comunichino ugualmente nelle lingue regionali e comunitarie

Crisi COVID-19: è di vitale importanza che le autorità comunichino ugualmente nelle lingue regionali e comunitarie

La maggior parte dei paesi di tutto il mondo, compresi gli Stati membri del Consiglio d’Europa, sono confrontati a una pandemia senza precedenti, il nuovo coronavirus, o COVID-19. Da alcune settimane i governi hanno incominciato a introdurre gradualmente e con ritmi diversi una vasta gamma di misure, che vanno dalle raccomandazioni di igiene basilari, all’isolamento parziale o totale delle loro popolazioni.

Le autorità competenti a livello nazionale, regionale o locale e gli esperti sanitari ricordano che sarà possibile contenere l’ulteriore diffusione del COVID-19 unicamente grazie a un rigoroso rispetto delle misure proposte.

Pur apprezzando i provvedimenti adottati, si nota che i paesi non hanno sistematicamente divulgato informazioni, istruzioni, linee guida o raccomandazioni in lingue diverse dalla lingua ufficiale del paese. Questo vale anche per le lingue regionali o minoritarie tradizionalmente parlate nei rispettivi paesi. La comunicazione delle raccomandazioni pertinenti in tali lingue è della massima importanza per il benessere delle popolazioni che parlano lingue regionali o minoritarie.

È fondamentale ribadire, e le autorità non devono dimenticarlo, che le minoranze nazionali sono parte integrante della società e che le misure adottate, per poter dare i loro frutti, devono essere rese disponibili e facilmente accessibili all’insieme della popolazione.

Nel sottolineare che quanto sopra esposto deve essere considerato un requisito necessario per gli Stati membri del Consiglio d’Europa che hanno ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (la CELRM), e in particolare le disposizioni relative alle cure sanitarie e alla pubblica amministrazione, si raccomanda ugualmente agli altri Stati membri del Consiglio d’Europa di prendere in seria considerazione la possibilità di rivolgersi ai propri cittadini in tutte le lingue tradizionalmente parlate nei loro paesi.

Inoltre, alcuni Stati hanno attivato strumenti di didattica online o tramite emittenti televisive. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, tale insegnamento è impartito nella o nelle lingue ufficiali, senza prendere in considerazione le esigenze degli alunni che solitamente usufruiscono di un insegnamento nelle lingue regionali o minoritarie. Tale approccio può essere considerato non soltanto contrario agli impegni sanciti dalla Carta, ma ugualmente discriminatorio.

Con il presente messaggio, il Comitato di Esperti della CELRM desidera invitare gli Stati a prendere in considerazione le questioni linguistiche al momento dell’elaborazione di nuove politiche e istruzioni miranti ad affrontare questa crisi sanitaria eccezionale.


Sito web della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie 

Consiglio d'Europa Strasburgo 30 marzo 2020
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