La Repubblica ceca ha intrapreso importanti iniziative per combattere la tratta di esseri umani, ma occorrono ulteriori misure di natura legislativa, politica e pratica per migliorare la situazione, soprattutto per quanto riguarda l’identificazione, la protezione e il risarcimento delle vittime, come anche l’efficacia delle indagini e delle azioni penali, dichiara il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) in un rapporto pubblicato oggi.
Il rapporto, che valuta l’attuazione della Convenzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani, ratificata dalla Repubblica ceca nel 2017, accoglie con favore l’adozione di leggi e strategie nazionali in tale ambito nel corso degli anni, la creazione di strutture specializzate e di coordinamento, l’organizzazione di attività di formazione rivolte ai professionisti interessati e l’istituzione di una forte cooperazione con la società civile. Dal 2003 sono state adottate cinque strategie nazionali, l’ultima delle quali copre il periodo 2016-2019.
Il GRETA esorta le autorità ceche a garantire che l’identificazione delle vittime della tratta e l’assistenza fornita alle stesse non siano subordinate all’apertura di una procedura penale. Chiede inoltre di compiere maggiori sforzi per l’identificazione proattiva delle vittime della tratta per scopi di sfruttamento del lavoro, nonché delle vittime tra i richiedenti asilo e le persone poste in detenzione amministrativa.